martedì 27 febbraio 2007
Deco, matrimonio a puttane!
lunedì 26 febbraio 2007
La notte di Scorsese e Morricone
domenica 25 febbraio 2007
NO TAV, please
La protesta dei valsusini appare dunque legittima, e non dettata dall'egoismo (si tenga conto che attraverso questa valle attualmente passa il 35% del totale delle merci che valicano le Alpi). Forse ci sono altre priorità in Italia: ci si potrebbe occupare delle strade e soprattutto delle ferrovie fatiscenti del nostro paese. Attualmente i treni merci viaggiano mediamente a 19 km/h, dovendo spesso fermarsi per dare la precedenza ai treni per passeggeri. Uno studio di qualche tempo fa ha sottolineato che per giustificare la linea, nei prossimi anni dovrebbero transitare 40 milioni di tonnellate di merci l'anno, per un totale di 350 treni al giorno, uno ogni 4 minuti che viaggi a 150 km/h, affiancati da treni passeggeri che viaggino a 300 km/h. Ma è chiaramente impossibile che sulla stessa linea dei treni corrano a velocità diverse.
Altri paesi che usano o vogliono la TAV hanno configurazioni geopolitiche diverse dall'Italia. Ad esempio la Francia, caratterizzata da città molto distanti fra loro e da un territorio per lo più pianeggiante. Nel nostro paese invece abbiamo centri urbani vicini con valli e monti da bucare. Inoltre in Francia il numero di passeggeri è decisamente più elevato ripetto " a noi".Tornando a parlare di money, va detto che oltre alla faraoniche cifre per la sua costruzione, alti saranno anche i costi necessari per mantenere la linea.Per i treni occorre manutenzione quotidiana; infatti in Francia viaggiano solo di giorno e di notte si interviene sulla linea. In Italia non si può perchè si viaggia 24 ore su 24. In aggiunta a ciò, conosciamo la carente manutenzione delle linee attuali da parte delle ferrovie italiane, quindi è comprensibile il timore che la stessa cosa avvenga per la linea ad alta velocità. Allora perchè non migliorare le linee già esistenti?
Ultimo ma non ultimo il problema della salute. E' stato confermato che nell'ammasso roccioso presente lungo il percorso della TAV è presente l'amianto. Se saranno effettuati scavi la possibilità che si verifichino condizioni di rischio sanitario è assolutamente rilevante. Fibre di amianto svolazzerebbero tra i lavoratori, raggiungendo gli abitanti della bassa Val di Susa. Si noti, per chi non lo sapesse, che l'inalazione di una sola fibra di amianto può portare alla morte.
Leggendo tutte queste informazioni, di cui buona parte tratta da commenti del comitato NO TAV pubblicato nel dicembre 2005 sul blog di Beppe Grillo, uno dei pochi che di balle non ne dice, forse viene da pensare che in Val di Susa non vivano dei poveri scemi. Ma persone che hanno dei buonissimi motivi, (oltre ai precedenti si possonoaggiungere il rischio di esondazione della Dora Riparia dovuto ai lavori nell'area e soprattutto i problemi di inquinamento acustico già riscontrati nella linea TAV di centro-Italia, che sarebbero moltiplicati in una valle circondata da monti), per gridare NO ALLA TAV!
venerdì 23 febbraio 2007
Kick the Bush's ass!
mercoledì 21 febbraio 2007
Champions League, solo X per le italiane
domenica 18 febbraio 2007
Più pacifica di così...
sabato 17 febbraio 2007
Anoressia assassina
Come detto, di recente sono stati presi dei provvedimenti per sconfiggere l'anoressia e tutelare le modelle; a Milano in questi giorni hanno sfilato solo ragazze di taglia 42. Ricorderete che l'anno scorso in Spagna sono state bandite dai negozi abiti extra-small. Evidentemente però bisogna fare di più, perchè ancora oggi troppe ragazze giovanissime muioiono esasperando il proprio corpo per avere copertine o i flash dei fotografi. Evidentemente devono aumentare i controlli medici. Lo scorso novembre è morta la modella Ana Carolina Reston Macan, 20 anni, stroncata da una dieta che si era imposta, costituita esclusivamente da mele e pomodori. Anche un medico mediocre avrebbe capito che se una ragazza alta un metro e 74 pesa 40 chili... forse c'è qualcosa che non va.
mercoledì 14 febbraio 2007
Buon San Valentino. A TUTTI gli innamorati
"La vita è dolore e la gioia dell'amore è un anestetico". Cesare Pavese
lunedì 12 febbraio 2007
Hillary vs Obama, la sfida democratica
sabato 10 febbraio 2007
NO alla pena di morte
La pena di morte è tutt'oggi una pratica molto diffusa. I paesi che prevedono la pena capitale, ma che non eseguono sentenze da almeno 10 anni, i cosiddetti abolizionisti di fatto, sono 37. Gli stati che ancora oggi fanno ricorso a questa barbara esecuzione sono invece 54:
Afghanistan, Arabia Saudita, Autorità Nazionale Palestinese, Bahamas, Bahrein, Bangladesh, Bielorussia, Botswana, Burundi, Ciad, Cina, Comore, Corea del Nord, Corea del Sud, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Giappone, Giordania, Guinea, Guinea Equatoriale, Guyana, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kuwait, Libano, Libia, Malesia, Mongolia, Nigeria, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Saint Kitts e Nevis, Sierra Leone, Singapore, Siria, Somalia, Stati Uniti d’America, Sudan, Taiwan, Thailandia, Trinidad e Tobago, Uganda, Uzbekistan, Vietnam, Yemen, Zambia, Zimbabwe.
Nel Regno d'Italia la pena di morte venne abolita nel 1889, per poi essere reintrodotta da Mussolini nel 1926. L'ultima condanna eseguita nel nostro paese risale al 4 marzo 1947. La Costituzione italiana, entrata in vigore il primo gennaio 1948, abolì definitivamente questa pratica. Oggi, in tutto il mondo ci sono diversi movimenti che chiedono l'abolizione della pena di morte in nome dei diritti umani. Tra questi vi è Amnesty International, organizzazione nata nel 1961, che da sempre si batte contro la pena capitale. Importante è anche l'azione di Nessuno Tocchi Caino, lega internazionale che lotta contro la pena di morte dal 1993. Dal sito dell'associazione si legge: "PER LA MORATORIA ONU SUBITO!Cosa chiedono Nessuno tocchi Caino ed il Partito Radicale al Governo italiano: presentare una risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali all'Assemblea Generale dell'ONU in corso o in una sua sessione straordinaria che può essere convocata anche su richiesta del Consiglio di Sicurezza in base agli articoli 8 e 9 delle regole di procedura dell'Assemblea stessa; avviare, in queste ore, la raccolta firme di paesi di tutti i continenti a sostegno della risoluzione".
Per saperne di più riguardo a questa importantissima questione e per sostenere le battaglie contro la pena di morte, ecco i link delle due associazioni:
giovedì 8 febbraio 2007
Pippo Baudo "più forte" del papa
Però... però ieri mattina si è tenuto in Vaticano un incontro tra i fedeli delle diocesi lombarde, insieme ai loro vescovi, e Benedetto XVI. Quest'ultimo ha affermato, tra l'altro, che oggi il dilagare della violenza è un segno del disagio dei giovani, parlando di preoccupanti fenomeni di criminalità. Il riferimento alla tragica morte di Raciti appare chiaro. Appare inoltre chiaro che il pontefice ha toccato questo problema ieri, e non domenica, quando la questione Catania era sicuramente più "calda", e il messaggio papale avrebbe forse avuto, si trattava dell'Angelus, una eco maggiore sui fedeli. Appare chiaro infine che il papa ha parlato di disagio giovanile e affini solo ieri, quando Baudo aveva già lanciato la sua invettiva. Che il parere di Pippo abbia colpito, oltre che l'opinione pubblica, persino la coscienza di papa Ratzinger?
mercoledì 7 febbraio 2007
La sinistra secondo Silvio: coglioni e froci
L'ultima perla del Berlusca è davvero degna di nota. Durante uno scherzoso dialogo con il candidato sindaco del centrodestra di Monza, Marco Maria Mariani, l'ex premier ha "simpaticamante" affermato di apprezzare il secondo nome di Mariani. Berlusconi ha sottolineato come sia importante avere un po' di intuito femminile, perchè le donne giungono a soluzioni concrete prima dei maschietti. Davanti al sorridente volto di Mariani con stampata l'espressione "non mi starai mica dando del culatone?", il cavaliere ha rassicurato il "compagno" affermando che "i gay sono tutti dall'altra parte, la tua è una parte femminile che mi piace". Però, complimentoni!
martedì 6 febbraio 2007
Mi fa il pieno?.. NO!
Lunghe code ieri davanti alle pompe di benzina, con gestori costretti a chiudere per mancanza di carburante, e nella giornata di oggi lo scenario sarà probabilmente analogo. Scatta infatti questa sera lo sciopero di 48 ore dei benzinai, i primi 2 giorni dei 14 già dichiarati, indetto dopo la norma varata dal Consiglio dei ministri che prevede la liberalizzazione della vendita del carburante nei supermercati e negli ipermercati. Lo scopo di tale provvedimento, messo a punto dal ministro dello Sviluppo Bersani, ha lo scopo di creare concorrenza, aumentando così la competitività del settore e riducendo il prezzo industriale (altissimo rispetto alla media dell'Unione Europea).
Nella speranza che si verifichi realmente l'abbassamento dei prezzi della benzina, tutti i lettori muniti di auto in riserva si affrettino... lo stop è vicino (self service compresi).
lunedì 5 febbraio 2007
Attenzione a Paris Hilton...
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La denuncia parte dal settimanale Newsweek. La rivista si interroga sull'effetto che i continui bombardamenti a colpi di scandali, droga e video porno possono causare sulle ragazzine che tra TV, internet e giornali, non possono sottrarsi all'esibizione di tanta "cultura". O meglio non vogliono. Pare infatti che le teen-agers siano sempre più colpite, (purtroppo positivamente), dagli scandali che riguardano star come Paris Hilton, Britney Spears e Lindsay Lohan. Questo fenomeno preoccupa molto i genitori americani. Perchè se un giovanotto cresce ammirando le prodezze di Del Piero o Totti e sogna di diventare un calciatore, una ragazzina che osserva foto di Britney in stile sotto la gonna niente, o le prodezze orali di Paris, a cosa può aspirare? Newsweek parla di baby prostitute (are we raising a generation of 'prosti-tots'?)... e forse per una volta non siamo di fronte a un eccissivo moralismo fuori luogo.
Se solo queste "dive" (-_-) avessero un pochino di rispetto per le ingenue ragazzine che pendono dalle loro foto. Basterebbe poco. Giusto ricordarsi di indossare le mutande o fare qualche foto vestite, ogni tanto.
sabato 3 febbraio 2007
Per dormire sonni tranquilli...
A tutti è successo di addormentarsi durante un viaggio in treno o sulla metro. Se si è fortunati ci si sveglia prima di giungere a destinazione. Altrimenti si rischia di perdere tempo e soldi... Per ovviare a questo problema gli inglesi si sono inventati degli adesivi per farsi svegliare quando si arriva alla fermata desiderata. Gli "stickers" sono destinati ai passeggeri della metro dal sonno facile. Hai capito questi inglesi... Buon viaggio e buon riposo!
Adesso si cambi, per davvero!
Filippo Raciti aveva 38 anni, era l'ispettore capo della mobile di Catania, aveva una moglie e due figli piccoli. Filippo Raciti è morto ieri sera, quando un criminale sotto le false spoglie di tifoso, ha lanciato una bomba carta nell'auto dell'agente. Filippo Raciti è morto per una partita di calcio.
La morte dell'agente segue quella di Ermanno Licursi, dirigente della Sammartinese, squadra di Terza categoria, morto pochi giorni fa dopo essere stato pestato a sangue allo stadio di Luzzi. Anche Ermanni Licursi è morto per una partita di calcio.
Innanzi a questa situazione drammatica e del tutto inaccettabile, il commissario straordinario della Figc Pancalli ha decretato lo stop di tutte le competizioni calcistiche. Fermi i campionati di A e B, ferma la Nazionale, ferme le squadre italiane del torneo di Viareggio. "La sospensione dei campionati rimane fino a quando non ci saranno degli interventi drastici". La decisione è più che mai condivisibile: ci si ferma sino a quando andare allo stadio non sarà sicuro. Non è uno stop simbolico, se così fosse non servirebbe assolutamente a nulla. Ci si ferma per cambiare. Per davvero, però.
Ogni qualvolta si verificano episodi di violenza negli stadi si fa subito riferimento all'Inghilterra, e a come oltremanica siano riusciti a risolvere la questione hooligan. In Gran Bretagna ora la situazione è idilliaca: gli stadi sono pieni di famiglie, non ci sono recinzioni che dividono i tifosi dal campo e di incidenti non se ne parla. Il calcio italiano deve seguire le orme di quello inglese: pene severissime per chi è protagonista di episodi violenti, biglietti nominali, club che si occupano direttamente della sicurezza all'interno degli impianti, telecamere sparse per tutto lo stadio. Qualche anno fa in una partita di Premier League un tifoso, dopo una papera clamorosa del portiere avversario, entrò in campo per sfottere l'estremo difensore, per poi tornare subito al proprio posto. Ebbene quel tifoso è stato arrestato e non potrà mai più fare ritorno nel suo stadio. Mai più!
Occorre che anche in Italia le leggi diventino così dure, affinchè si scoraggino gli ultras a compiere gesti violenti. Sino a quando queste leggi non ci saranno, non si deve più giocare.
Cambiare la mentalità, la cultura degli sportivi, o presunti tali, è un processo invece ben più difficile e richiederà molto più tempo. Anche perchè il punto di partenza è a dir poco raccapricciante: oggi a Livorno su un muro dell'edificio sede del quotidiano "il Tirreno" sono apparse queste scritte: "Un altro Filippo Raciti, Ultras liberi", "morte allo sbirro", "2/2/2007 vendetta per Carlo Giuliani", il ragazzo morto durante il G8 di Genova.
La morte dell'agente segue quella di Ermanno Licursi, dirigente della Sammartinese, squadra di Terza categoria, morto pochi giorni fa dopo essere stato pestato a sangue allo stadio di Luzzi. Anche Ermanni Licursi è morto per una partita di calcio.
Innanzi a questa situazione drammatica e del tutto inaccettabile, il commissario straordinario della Figc Pancalli ha decretato lo stop di tutte le competizioni calcistiche. Fermi i campionati di A e B, ferma la Nazionale, ferme le squadre italiane del torneo di Viareggio. "La sospensione dei campionati rimane fino a quando non ci saranno degli interventi drastici". La decisione è più che mai condivisibile: ci si ferma sino a quando andare allo stadio non sarà sicuro. Non è uno stop simbolico, se così fosse non servirebbe assolutamente a nulla. Ci si ferma per cambiare. Per davvero, però.
Ogni qualvolta si verificano episodi di violenza negli stadi si fa subito riferimento all'Inghilterra, e a come oltremanica siano riusciti a risolvere la questione hooligan. In Gran Bretagna ora la situazione è idilliaca: gli stadi sono pieni di famiglie, non ci sono recinzioni che dividono i tifosi dal campo e di incidenti non se ne parla. Il calcio italiano deve seguire le orme di quello inglese: pene severissime per chi è protagonista di episodi violenti, biglietti nominali, club che si occupano direttamente della sicurezza all'interno degli impianti, telecamere sparse per tutto lo stadio. Qualche anno fa in una partita di Premier League un tifoso, dopo una papera clamorosa del portiere avversario, entrò in campo per sfottere l'estremo difensore, per poi tornare subito al proprio posto. Ebbene quel tifoso è stato arrestato e non potrà mai più fare ritorno nel suo stadio. Mai più!
Occorre che anche in Italia le leggi diventino così dure, affinchè si scoraggino gli ultras a compiere gesti violenti. Sino a quando queste leggi non ci saranno, non si deve più giocare.
Cambiare la mentalità, la cultura degli sportivi, o presunti tali, è un processo invece ben più difficile e richiederà molto più tempo. Anche perchè il punto di partenza è a dir poco raccapricciante: oggi a Livorno su un muro dell'edificio sede del quotidiano "il Tirreno" sono apparse queste scritte: "Un altro Filippo Raciti, Ultras liberi", "morte allo sbirro", "2/2/2007 vendetta per Carlo Giuliani", il ragazzo morto durante il G8 di Genova.
venerdì 2 febbraio 2007
Questo PACS sa da fare!
In questi ultimi giorni la "questione PACS" è stato l'argomento senza dubbio più discusso su giornali e televisioni, e tornerà ad esserlo anche nei prossimi, ora che la telenovela di casa Berlusconi si è conclusa.
Quello dei PACS è un argomento delicato. Molti si sentono turbati all'idea che vi possa essere un'unione civile tra due individui dello stesso sesso. Il clamore che questa legge suscita sta tutto qui. Il pensiero che lo stato possa rinconoscere uno status giurudico a una coppia omosessuale fa storcere il naso a molti italiani. Molti invece lo trovano assolutamenti inaccettabile, contrario ad ogni etica o morale. Io mi domando se queste persone, nel sostenere tali opinioni, non siano un po' egoiste e "bigotte". Se ci sono due ragazzi o due ragazze che si amano,che vogliono unirsi "legalmente" e vivere una vita felice insieme, perchè bisogna impedirglielo? Perchè una coppia omosessuale non può avere gli stessi diritti di una etero? La felicità di due innamorati non è più importante di morali o idee religiose? Perchè è di questo che stiamo parlando, della vita e della felicità di una coppia. Pregiudizi, idee religiose, etiche o "morali", possono permettersi di impedire che degli uomini vivano serenamente la propria vita?
Quello dei PACS è un argomento delicato. Molti si sentono turbati all'idea che vi possa essere un'unione civile tra due individui dello stesso sesso. Il clamore che questa legge suscita sta tutto qui. Il pensiero che lo stato possa rinconoscere uno status giurudico a una coppia omosessuale fa storcere il naso a molti italiani. Molti invece lo trovano assolutamenti inaccettabile, contrario ad ogni etica o morale. Io mi domando se queste persone, nel sostenere tali opinioni, non siano un po' egoiste e "bigotte". Se ci sono due ragazzi o due ragazze che si amano,che vogliono unirsi "legalmente" e vivere una vita felice insieme, perchè bisogna impedirglielo? Perchè una coppia omosessuale non può avere gli stessi diritti di una etero? La felicità di due innamorati non è più importante di morali o idee religiose? Perchè è di questo che stiamo parlando, della vita e della felicità di una coppia. Pregiudizi, idee religiose, etiche o "morali", possono permettersi di impedire che degli uomini vivano serenamente la propria vita?
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