martedì 27 febbraio 2007
Deco, matrimonio a puttane!
Clamoroso episodio a luci rosse con protagonista il centrocampista del Barcellona Deco. Il tabloid britannico News of the World ha pubblicato le immagini di un video registrato dalle telecamere di un locale londinese che ritrae il giocatore impegnato in un incontro ravvicinato con una prostituta. In una delle tre immagini pubblicate dalla rivista si può "ammirare" Deco alle prese addirittura con un rapporto a tre. Dalle foto il portoghese non è riconoscibile, ma il News of the World non ha dubbi: è Deco, che quel giorno aveva disputato un'amichevole della sua nazionale a Londra, il protagonista di questo plurimo rapporto sessuale. Certo, il calciatore non sarà sicuramente il primo uomo di sport o di fama internazionale a concedersi exploit di questo tipo. Sfortunatamente per lui, questa volta c'era l'occhio delle telecamere a fare da guastafeste, anzi da guastafestino. Una mazzata per l'immagine di Deco e soprattutto per il matrimonio del portoghese, sposato dal 2005 e padre di 3 bambini. Quando si dice un matrimonio a puttane...
lunedì 26 febbraio 2007
La notte di Scorsese e Morricone
Parata di stelle del cinema,ringraziamenti, abiti sfarzosi, commozione e sorprese. Non mancano mai questi elementi nella notte degli Oscar, e non sono mancati nemmeno in quest'ultima edizione, la 79ma. Edizione targata Martin Scorsese, finalmente vincitore, dopo 6 tentativi falliti, con il suo "The Departed", film che ha ottenuto 4 statuette (miglior regia, miglior film, miglior montaggio e miglior sceneggiatura non originale). Oscar come miglior attore protagonistaa a Forest Whitaker ("L'ultimo re di Scozia), e come attrice protagonista alla "queen" Helen Mirren. Sorpresa per quanto riguarda la categoria dei migliori attori non protagonisti: premiati Alan Arkin ("Little miss sunshine"), e non il favorito Eddie Murphy, e Jennifer Hudson (Dreamgirls, il suo primo film). Statuette anche per "La vita degli altri", miglior film straniero e per "An Inconvenient Truth", il documentario di Al Gore premiato anche per la migliore canzone. Sul palco a ricevere il più ambito riconoscimento in campo cinematografico anche l'italiana Milena Canonero, costumista di "Maria Antonietta", ed Ennio Morricone. L'italiano ha ricevuto l'annunciato premio alla carriera. Davanti alla standing ovation del Kodak Theatre, Morricone ha trattenuto a fatica le lacrime durante il suo commovente discorso, tradotto in inglese da Clint Eastwood. Il compositore ha dedicato la statuetta alla moglie Maria, alla quale ha dichiarato pubblicamente il suo grande amore con un discorso davvero molto molto bello.
domenica 25 febbraio 2007
NO TAV, please
TAV, TAV, TAV. La voleva Berlusconi, la voleva Prodi, la vorrà il Prodi bis (se Prodi bis sarà). In passato le manifestazioni del movimento NO TAV sono state numerose, e non mancheranno anche in futuro. Questa organizzazione della Val di Susa si batte contro un'opera per la cui costruzione, come spesso accade, non è stata consultata la minoranza proprietaria e responsabile del territorio d'insediamento della TAV (come accaduto per la base di Vicenza). Per costruire la TAV sono necessari ben 14/15 miliardi di euro, alcuni sostengono addirittura 20, (cifra con cui si costruirebbero 4 o 5 ponti sullo Stretto!). Di questa ingente somma solo il 10% sarà versato dalla Comunità Europea. Il resto dei soldi dove volete che li vadano a prendere?! Senza la TAV il Piemonte sarebbe isolato dall'Europa "dicono", quando in realtà proprio in Val di Susa esistono già due strade statali, un'autostrada, una linea ferroviaria passeggeri e merci a doppio binario e una cosiddetta autostrada ferroviaria (trasporto dei TIR su treni-navetta), collegate alla Francia. Anzichè costruire la TAV perchè non sfruttare maggiormente le strutture già esistenti? L'attuale linea ferroviaria Torino-Modane è utilizzata solo al 38% delle sue capacità. Va anche detto che il collegamento ferroviario Torino-Lione è stato soppresso per mancanza di passeggeri e che il flusso delle merci nell'ultimo anno è calato del 9%. Non bisogna dimenticare che per la realizzazione della linea sono necessari dai 10 ai 15 anni. Durante questo periodo i camion, anzichè sparire, affolleranno le strade della Valle ( sono previsti 500 camion al giorno, pensate un po' che inquinamento!). Una volta ultimati i lunghissimi lavori, c'è il rischio che le merci non passino effettivamente dall'autostrada alla ferrovia; infatti i promotori dell'opera e recenti studi dicono che solo l'1% dell'attuale traffico su gomma si trasferirà sulla ferrovia. Però...
La protesta dei valsusini appare dunque legittima, e non dettata dall'egoismo (si tenga conto che attraverso questa valle attualmente passa il 35% del totale delle merci che valicano le Alpi). Forse ci sono altre priorità in Italia: ci si potrebbe occupare delle strade e soprattutto delle ferrovie fatiscenti del nostro paese. Attualmente i treni merci viaggiano mediamente a 19 km/h, dovendo spesso fermarsi per dare la precedenza ai treni per passeggeri. Uno studio di qualche tempo fa ha sottolineato che per giustificare la linea, nei prossimi anni dovrebbero transitare 40 milioni di tonnellate di merci l'anno, per un totale di 350 treni al giorno, uno ogni 4 minuti che viaggi a 150 km/h, affiancati da treni passeggeri che viaggino a 300 km/h. Ma è chiaramente impossibile che sulla stessa linea dei treni corrano a velocità diverse.
Altri paesi che usano o vogliono la TAV hanno configurazioni geopolitiche diverse dall'Italia. Ad esempio la Francia, caratterizzata da città molto distanti fra loro e da un territorio per lo più pianeggiante. Nel nostro paese invece abbiamo centri urbani vicini con valli e monti da bucare. Inoltre in Francia il numero di passeggeri è decisamente più elevato ripetto " a noi".Tornando a parlare di money, va detto che oltre alla faraoniche cifre per la sua costruzione, alti saranno anche i costi necessari per mantenere la linea.Per i treni occorre manutenzione quotidiana; infatti in Francia viaggiano solo di giorno e di notte si interviene sulla linea. In Italia non si può perchè si viaggia 24 ore su 24. In aggiunta a ciò, conosciamo la carente manutenzione delle linee attuali da parte delle ferrovie italiane, quindi è comprensibile il timore che la stessa cosa avvenga per la linea ad alta velocità. Allora perchè non migliorare le linee già esistenti?
Ultimo ma non ultimo il problema della salute. E' stato confermato che nell'ammasso roccioso presente lungo il percorso della TAV è presente l'amianto. Se saranno effettuati scavi la possibilità che si verifichino condizioni di rischio sanitario è assolutamente rilevante. Fibre di amianto svolazzerebbero tra i lavoratori, raggiungendo gli abitanti della bassa Val di Susa. Si noti, per chi non lo sapesse, che l'inalazione di una sola fibra di amianto può portare alla morte.
Leggendo tutte queste informazioni, di cui buona parte tratta da commenti del comitato NO TAV pubblicato nel dicembre 2005 sul blog di Beppe Grillo, uno dei pochi che di balle non ne dice, forse viene da pensare che in Val di Susa non vivano dei poveri scemi. Ma persone che hanno dei buonissimi motivi, (oltre ai precedenti si possonoaggiungere il rischio di esondazione della Dora Riparia dovuto ai lavori nell'area e soprattutto i problemi di inquinamento acustico già riscontrati nella linea TAV di centro-Italia, che sarebbero moltiplicati in una valle circondata da monti), per gridare NO ALLA TAV!
La protesta dei valsusini appare dunque legittima, e non dettata dall'egoismo (si tenga conto che attraverso questa valle attualmente passa il 35% del totale delle merci che valicano le Alpi). Forse ci sono altre priorità in Italia: ci si potrebbe occupare delle strade e soprattutto delle ferrovie fatiscenti del nostro paese. Attualmente i treni merci viaggiano mediamente a 19 km/h, dovendo spesso fermarsi per dare la precedenza ai treni per passeggeri. Uno studio di qualche tempo fa ha sottolineato che per giustificare la linea, nei prossimi anni dovrebbero transitare 40 milioni di tonnellate di merci l'anno, per un totale di 350 treni al giorno, uno ogni 4 minuti che viaggi a 150 km/h, affiancati da treni passeggeri che viaggino a 300 km/h. Ma è chiaramente impossibile che sulla stessa linea dei treni corrano a velocità diverse.
Altri paesi che usano o vogliono la TAV hanno configurazioni geopolitiche diverse dall'Italia. Ad esempio la Francia, caratterizzata da città molto distanti fra loro e da un territorio per lo più pianeggiante. Nel nostro paese invece abbiamo centri urbani vicini con valli e monti da bucare. Inoltre in Francia il numero di passeggeri è decisamente più elevato ripetto " a noi".Tornando a parlare di money, va detto che oltre alla faraoniche cifre per la sua costruzione, alti saranno anche i costi necessari per mantenere la linea.Per i treni occorre manutenzione quotidiana; infatti in Francia viaggiano solo di giorno e di notte si interviene sulla linea. In Italia non si può perchè si viaggia 24 ore su 24. In aggiunta a ciò, conosciamo la carente manutenzione delle linee attuali da parte delle ferrovie italiane, quindi è comprensibile il timore che la stessa cosa avvenga per la linea ad alta velocità. Allora perchè non migliorare le linee già esistenti?
Ultimo ma non ultimo il problema della salute. E' stato confermato che nell'ammasso roccioso presente lungo il percorso della TAV è presente l'amianto. Se saranno effettuati scavi la possibilità che si verifichino condizioni di rischio sanitario è assolutamente rilevante. Fibre di amianto svolazzerebbero tra i lavoratori, raggiungendo gli abitanti della bassa Val di Susa. Si noti, per chi non lo sapesse, che l'inalazione di una sola fibra di amianto può portare alla morte.
Leggendo tutte queste informazioni, di cui buona parte tratta da commenti del comitato NO TAV pubblicato nel dicembre 2005 sul blog di Beppe Grillo, uno dei pochi che di balle non ne dice, forse viene da pensare che in Val di Susa non vivano dei poveri scemi. Ma persone che hanno dei buonissimi motivi, (oltre ai precedenti si possonoaggiungere il rischio di esondazione della Dora Riparia dovuto ai lavori nell'area e soprattutto i problemi di inquinamento acustico già riscontrati nella linea TAV di centro-Italia, che sarebbero moltiplicati in una valle circondata da monti), per gridare NO ALLA TAV!
venerdì 23 febbraio 2007
Kick the Bush's ass!
Passeggiando per le strade di Manhattan, diversi cittadini americani si sono imbattuti nel loro presidente, con chiappe all'aria annesse, che tramite un cartello li invitava a prenderlo a calci sul sedere. Ovviamente non si trattava, purtroppo, del vero George W. Bush, ma di un artista britannico, Mark McGowan, che indossando una maschera raffigurante il volto del presidente degli USA, ha permesso ai passanti di sfogarsi prendendo a pedate (idealmente) le terga di "gerogedabbliu". In molti si sono impegnati nel "calcio al presidente", tanto che l'attore ha dichiarato che forse avrebbe dovuto proteggere il posteriore con un cuscino più robusto. E come non capirli...
mercoledì 21 febbraio 2007
Champions League, solo X per le italiane
Negli ottavi di finali della Champions League solo pareggi per le squadre italiane. Ieri un buon Milan, impegnato sul campo del Celtic, non è andato oltre lo 0 a 0 contro un avversario sulla carta inferiore. I rossoneri, nonostante le diverse occasioni, non sono riusciti, come spesso accaduto in questa stagione,a trovare il gol. Un risultato che non aiuta in vista del ritorno, poichè agli scozzesi basterà un pareggio con gol. Ma il Milan, che tanto avrebbe bisogno del "peso" in area di rigore del gordo Ronaldo, resta comunque favorito per il passaggio del turno. Il risulato più sorprendente delle italiane è quello dell'Inter, fermata in casa dal Valencia. Il 2 a 2 finale sta un po' stretto alla squadra di Mancini. I nerazzurri chiudono meritatamente in vantaggio il primo tempo grazie a un gol (irregolare) di Cambiasso. Nella ripresa pareggio spagnolo con una splendida punizione del talentuso Villa e risultato definitivo sancito dalle reti di Maicon e Silva. L'esito della gara complica notevolmente i piani dell'Inter, da cui ci si sarebbe forse aspettati un risultato diverso, visto l'ottimo momento dei nerazzurri che venivano dal record assoluto di 16 vittorie consecutive in campionato. Al Mestalla, dove nello scorso turno della Liga è caduto il Barca, non sarà una passeggiata, tutt'altro. Ma questa Inter è troppo forte per non passare il turno, e la squadra del Mancio non deve fare altro che vincere, con qualsiasi risultato. Ce la può fare, decisamente. Il verdetto migliore viene da Roma-Lione. Lo 0 a 0 dell'Olimpico ha mostrato che i giallorossi possono tenere testa ai campioni di Francia, squadra assai temibile in trasferta. Il risultato consente agli 11 di Spalletti di potersi "accontentare" di un pareggio con gol nel ritorno, quando tra le file dei francesi mancherà lo squalificato Toulalan. Sarà dura uscire con la qualificazione dallo Stadio di Gerland, ma con la giusta cattiveria la mission non è così impossible. Che nessuna partita degli ottavi di Champions fosse facile,lo si sapeva. Ma anche dopo queste tre X, il passaggio del turno da parte di tutte e tre le italiane, non è un'utopia.
domenica 18 febbraio 2007
Più pacifica di così...
Oggi è il "giorno dopo". E' il "giorno dopo" della manifestazione di Vicenza. Un evento al quale giornali e telegiornali hanno dedicato ampissimo spazio durante la settimana scorsa. Hanno presentato questa manifestazione come un probabile appuntamento di violenza. Giornata di altissima tensione, paura per sabato... Qualcuno ha collegato i recenti arresti dei nuovi brigatisti alla giornata di ieri. L'ambasciata degli USA ha invitato gli americani a non andare a Vicenza. Sembrava dovesse scoppiare la Terza guerra mondiale. Alla fine invece la manifestazione si è svolta in maniera assolutamente pacifica e i numerosi partecipanti (80 mila per la Questura, 200 mila per gli organizzatori),hanno gridato il loro no all'ampliamento della base in maniera assolutamente civile. La violenza preannunciata ha lasciato posto a musica, balli e strisconi. E tra l'altro c'era pure un gruppo di americani, accorso per manifestare a fianco di quegli italiani che secondo Berlusconi si sono dimenticati di quello che gli Stati Uniti hanno fatto per il nostro paese nel secondo conflitto mondiale (che tristezza d'uomo). Qualche coro e qualche scritta sui muri a sostegno dei "compagni arrestati" come unica nota stonata di sabato. Il risultato di quella che l'informazione pubblica ci aveva preannunciato come una giornata di pericolo è stato invece una grande manifestazione colorata, decisa e civile. Più pacifica di così...
sabato 17 febbraio 2007
Anoressia assassina
La morte di Eliana Ramos, modella uruguaiana di 18 anni, è stata causata da un'emorragia celebrale. Questo il referto dell'autopsia che non ha accertato che il decesso della ragazza sia riconducibile a un quadro di alimentazione deficitaria, come invece avevano ipotizzato i media. Nonostante questo, il problema dell'anoressia è ancora una piaga gravissima del mondo della moda. Sei mesi fa a perdere tragicamenta la vita in passerella era stata Luisel, 22 anni, sorella maggiore della stessa Eliana. La giovane modella è stata uccisa da un infarto indotto dall'anoressia, che l'ha colpita nel corso della prima sfilata nella quale le due sorelle partecipavano insieme. La sua morte ha fatto seguito a quella di altre giovani colleghe che negli ultimi mesi sono state piegate da questa malattia. A seguito di questi decessi (sei, per la precisione), gli organizzatori delle sfilate brasiliane hanno introdotto un codice di autoregolamentazione, secondo il quale le modelle devono essere sottoposte a esami medici prima di sfilare e non possono avere una taglia inferiore alla 38. Taglia minima che è stata poi introdotta anche in altre importanti città europee, Milano compresa. L'anoressia nervosa, diagnosticata quasi esclusivamente a pazienti di sesso femminile, è un male difficile da combattere, poichè chi ne è affetto spesso nasconde a sè stesso e agli altri la propria situazione. Inoltre non esistono dei farmaci specifici per combatterla. Questa malattia è assai diffusa tra le modelle, poichè una delle cause è quella di sottoporsi a diete ferree.
Come detto, di recente sono stati presi dei provvedimenti per sconfiggere l'anoressia e tutelare le modelle; a Milano in questi giorni hanno sfilato solo ragazze di taglia 42. Ricorderete che l'anno scorso in Spagna sono state bandite dai negozi abiti extra-small. Evidentemente però bisogna fare di più, perchè ancora oggi troppe ragazze giovanissime muioiono esasperando il proprio corpo per avere copertine o i flash dei fotografi. Evidentemente devono aumentare i controlli medici. Lo scorso novembre è morta la modella Ana Carolina Reston Macan, 20 anni, stroncata da una dieta che si era imposta, costituita esclusivamente da mele e pomodori. Anche un medico mediocre avrebbe capito che se una ragazza alta un metro e 74 pesa 40 chili... forse c'è qualcosa che non va.
mercoledì 14 febbraio 2007
Buon San Valentino. A TUTTI gli innamorati
Il 14 febbraio, una delle date più conosciute in Italia (ben più nota di quella dell'anniversario della liberazione o della festa della Repubblica). E' il giorno di San Valentino, martire cristiano e soprattutto patrono dell'amore. E' la festa degli innamorati. Una ricorrenza che lascia il tempo che trova, in quanto non ci dovrebbe essere un giorno prestabilito in cui "ci si ama di più". Fatto sta che oggi saranno protagonisti fiori, baci (perugina), inviti a cena o al cinema e smancerie varie. E allora un buon San Valentino a tutti gli innamorati (ricambiati e non), e un augurio di una serena giornata a tutte le coppie, che siano "canoniche" o di fatto, etero o omosessuali. Oggi, ma non certo solo oggi, è il giorno degli innamorati: tacciano dunque i vari ministri incazzati e i "chierichetti" oltraggiati, che troppo hanno affollato i giornali in questi giorni. Perchè l'amore puro, oggi e sempre, in saecula saeculorum, se ne frega di pacs, dico, politici e scomuniche.
"La vita è dolore e la gioia dell'amore è un anestetico". Cesare Pavese
lunedì 12 febbraio 2007
Hillary vs Obama, la sfida democratica
Colpo di scena nella corsa alla Casa Bianca. Il successore di Bush, nel caso in cui la vittoria sarà dei democratici, potrebbe infatti non essere Hillary Clinton, bensì Obama Barack. Se la ex First Lady è conosciuta da tutti, meno noto è sicuramente il senatore Barack. Giovane, grande oratore, padre di famiglia e di colore. Potrebbe essere il primo presidente degli Stati Uniti nero. Dall'altra parte, la moglie di Bill potrebbe essere il primo presidente donna. L'America democratica è dunque pronta ad assistere a una sfida interna molto interessante e in ogni caso "innovativa". Obama si batte per costruire un' "America migliore, piena di speranze", promettendo la copertura sanitaria per ogni cittadino, una nuova strategia energetica e ambientale, e soprattutto il ritorno dei soldati dall'Iraq. Quest'ultimo punto costituisce la più netta divergenza del suo programma rispetto a quello di Hillary, che, suo malgrado, non intende ritirare le truppe, e parla di assistenza sanitaria universale, di istruzione accessibile a tutti, dell'importanza della ricerca scientifica e dell'immigrazione. La stoffa del trascinatore di Obama contro l'eccessiva freddezza di Hillary, la scarsa esperienza del candidato nero contro la grande conoscenza del sistema della senatrice donna. Hillary parte favorita, ma alle primarie manca ancora un anno. C'è tutto il tempo per colpi di scena e passi falsi da entrambe le parti. L'America democratica ha un anno per scegliere colui (o colei), che dovrà lottare per spegnere i sorrisi repubblicani delle ultime due elezioni targate Bush. E tra i due litiganti, che sia il "solito" uomo bianco a saltare fuori e avere la meglio? Do you remember mister Al Gore?
sabato 10 febbraio 2007
NO alla pena di morte
La pena di morte è tutt'oggi una pratica molto diffusa. I paesi che prevedono la pena capitale, ma che non eseguono sentenze da almeno 10 anni, i cosiddetti abolizionisti di fatto, sono 37. Gli stati che ancora oggi fanno ricorso a questa barbara esecuzione sono invece 54:
Afghanistan, Arabia Saudita, Autorità Nazionale Palestinese, Bahamas, Bahrein, Bangladesh, Bielorussia, Botswana, Burundi, Ciad, Cina, Comore, Corea del Nord, Corea del Sud, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Giappone, Giordania, Guinea, Guinea Equatoriale, Guyana, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kuwait, Libano, Libia, Malesia, Mongolia, Nigeria, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Saint Kitts e Nevis, Sierra Leone, Singapore, Siria, Somalia, Stati Uniti d’America, Sudan, Taiwan, Thailandia, Trinidad e Tobago, Uganda, Uzbekistan, Vietnam, Yemen, Zambia, Zimbabwe.
Nel Regno d'Italia la pena di morte venne abolita nel 1889, per poi essere reintrodotta da Mussolini nel 1926. L'ultima condanna eseguita nel nostro paese risale al 4 marzo 1947. La Costituzione italiana, entrata in vigore il primo gennaio 1948, abolì definitivamente questa pratica. Oggi, in tutto il mondo ci sono diversi movimenti che chiedono l'abolizione della pena di morte in nome dei diritti umani. Tra questi vi è Amnesty International, organizzazione nata nel 1961, che da sempre si batte contro la pena capitale. Importante è anche l'azione di Nessuno Tocchi Caino, lega internazionale che lotta contro la pena di morte dal 1993. Dal sito dell'associazione si legge: "PER LA MORATORIA ONU SUBITO!Cosa chiedono Nessuno tocchi Caino ed il Partito Radicale al Governo italiano: presentare una risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali all'Assemblea Generale dell'ONU in corso o in una sua sessione straordinaria che può essere convocata anche su richiesta del Consiglio di Sicurezza in base agli articoli 8 e 9 delle regole di procedura dell'Assemblea stessa; avviare, in queste ore, la raccolta firme di paesi di tutti i continenti a sostegno della risoluzione".
Per saperne di più riguardo a questa importantissima questione e per sostenere le battaglie contro la pena di morte, ecco i link delle due associazioni:
giovedì 8 febbraio 2007
Pippo Baudo "più forte" del papa
Domenica scorsa, durante l'Angelus, il papa non ha fatto accenno alla tragica uccisione dell'ispettore Raciti, assassinato, come tristemente noto, lo scorso venerdì. La "mancanza" del discorso del pontefice è stata duramente sottolineata da Pippo Baudo che, domenica pomeriggio, intervenendo telefonicamente a "Quelli che il calcio", ha criticato l'assenza nel messaggio papale di ogni riferimento alla tragedia di Catania.Il conduttore ha parlato di una Chiesa lontana dalla realtà, che anzichè parlare di morti o della società che si sta disgregando, si interessa esclusivamente all'autanasia, ai Pacs, e così via. L'attacco baudiano è stato duramente criticato dal responsabile per i rapporti con il mondo cattolico di Forza Italia, nonchè membro della Commissione parlamentare di Vigilanza RAI, Francesco Giro, che ha parlato di decadimento della TV, affermando che il Pippo nazionale non merita di condurre il Festival di Sanremo.
Però... però ieri mattina si è tenuto in Vaticano un incontro tra i fedeli delle diocesi lombarde, insieme ai loro vescovi, e Benedetto XVI. Quest'ultimo ha affermato, tra l'altro, che oggi il dilagare della violenza è un segno del disagio dei giovani, parlando di preoccupanti fenomeni di criminalità. Il riferimento alla tragica morte di Raciti appare chiaro. Appare inoltre chiaro che il pontefice ha toccato questo problema ieri, e non domenica, quando la questione Catania era sicuramente più "calda", e il messaggio papale avrebbe forse avuto, si trattava dell'Angelus, una eco maggiore sui fedeli. Appare chiaro infine che il papa ha parlato di disagio giovanile e affini solo ieri, quando Baudo aveva già lanciato la sua invettiva. Che il parere di Pippo abbia colpito, oltre che l'opinione pubblica, persino la coscienza di papa Ratzinger?
Però... però ieri mattina si è tenuto in Vaticano un incontro tra i fedeli delle diocesi lombarde, insieme ai loro vescovi, e Benedetto XVI. Quest'ultimo ha affermato, tra l'altro, che oggi il dilagare della violenza è un segno del disagio dei giovani, parlando di preoccupanti fenomeni di criminalità. Il riferimento alla tragica morte di Raciti appare chiaro. Appare inoltre chiaro che il pontefice ha toccato questo problema ieri, e non domenica, quando la questione Catania era sicuramente più "calda", e il messaggio papale avrebbe forse avuto, si trattava dell'Angelus, una eco maggiore sui fedeli. Appare chiaro infine che il papa ha parlato di disagio giovanile e affini solo ieri, quando Baudo aveva già lanciato la sua invettiva. Che il parere di Pippo abbia colpito, oltre che l'opinione pubblica, persino la coscienza di papa Ratzinger?
mercoledì 7 febbraio 2007
La sinistra secondo Silvio: coglioni e froci
L'ultima perla del Berlusca è davvero degna di nota. Durante uno scherzoso dialogo con il candidato sindaco del centrodestra di Monza, Marco Maria Mariani, l'ex premier ha "simpaticamante" affermato di apprezzare il secondo nome di Mariani. Berlusconi ha sottolineato come sia importante avere un po' di intuito femminile, perchè le donne giungono a soluzioni concrete prima dei maschietti. Davanti al sorridente volto di Mariani con stampata l'espressione "non mi starai mica dando del culatone?", il cavaliere ha rassicurato il "compagno" affermando che "i gay sono tutti dall'altra parte, la tua è una parte femminile che mi piace". Però, complimentoni!
martedì 6 febbraio 2007
Mi fa il pieno?.. NO!
Lunghe code ieri davanti alle pompe di benzina, con gestori costretti a chiudere per mancanza di carburante, e nella giornata di oggi lo scenario sarà probabilmente analogo. Scatta infatti questa sera lo sciopero di 48 ore dei benzinai, i primi 2 giorni dei 14 già dichiarati, indetto dopo la norma varata dal Consiglio dei ministri che prevede la liberalizzazione della vendita del carburante nei supermercati e negli ipermercati. Lo scopo di tale provvedimento, messo a punto dal ministro dello Sviluppo Bersani, ha lo scopo di creare concorrenza, aumentando così la competitività del settore e riducendo il prezzo industriale (altissimo rispetto alla media dell'Unione Europea).
Nella speranza che si verifichi realmente l'abbassamento dei prezzi della benzina, tutti i lettori muniti di auto in riserva si affrettino... lo stop è vicino (self service compresi).
lunedì 5 febbraio 2007
Attenzione a Paris Hilton...
La denuncia parte dal settimanale Newsweek. La rivista si interroga sull'effetto che i continui bombardamenti a colpi di scandali, droga e video porno possono causare sulle ragazzine che tra TV, internet e giornali, non possono sottrarsi all'esibizione di tanta "cultura". O meglio non vogliono. Pare infatti che le teen-agers siano sempre più colpite, (purtroppo positivamente), dagli scandali che riguardano star come Paris Hilton, Britney Spears e Lindsay Lohan. Questo fenomeno preoccupa molto i genitori americani. Perchè se un giovanotto cresce ammirando le prodezze di Del Piero o Totti e sogna di diventare un calciatore, una ragazzina che osserva foto di Britney in stile sotto la gonna niente, o le prodezze orali di Paris, a cosa può aspirare? Newsweek parla di baby prostitute (are we raising a generation of 'prosti-tots'?)... e forse per una volta non siamo di fronte a un eccissivo moralismo fuori luogo.
Se solo queste "dive" (-_-) avessero un pochino di rispetto per le ingenue ragazzine che pendono dalle loro foto. Basterebbe poco. Giusto ricordarsi di indossare le mutande o fare qualche foto vestite, ogni tanto.
sabato 3 febbraio 2007
Per dormire sonni tranquilli...
A tutti è successo di addormentarsi durante un viaggio in treno o sulla metro. Se si è fortunati ci si sveglia prima di giungere a destinazione. Altrimenti si rischia di perdere tempo e soldi... Per ovviare a questo problema gli inglesi si sono inventati degli adesivi per farsi svegliare quando si arriva alla fermata desiderata. Gli "stickers" sono destinati ai passeggeri della metro dal sonno facile. Hai capito questi inglesi... Buon viaggio e buon riposo!
Adesso si cambi, per davvero!
Filippo Raciti aveva 38 anni, era l'ispettore capo della mobile di Catania, aveva una moglie e due figli piccoli. Filippo Raciti è morto ieri sera, quando un criminale sotto le false spoglie di tifoso, ha lanciato una bomba carta nell'auto dell'agente. Filippo Raciti è morto per una partita di calcio.
La morte dell'agente segue quella di Ermanno Licursi, dirigente della Sammartinese, squadra di Terza categoria, morto pochi giorni fa dopo essere stato pestato a sangue allo stadio di Luzzi. Anche Ermanni Licursi è morto per una partita di calcio.
Innanzi a questa situazione drammatica e del tutto inaccettabile, il commissario straordinario della Figc Pancalli ha decretato lo stop di tutte le competizioni calcistiche. Fermi i campionati di A e B, ferma la Nazionale, ferme le squadre italiane del torneo di Viareggio. "La sospensione dei campionati rimane fino a quando non ci saranno degli interventi drastici". La decisione è più che mai condivisibile: ci si ferma sino a quando andare allo stadio non sarà sicuro. Non è uno stop simbolico, se così fosse non servirebbe assolutamente a nulla. Ci si ferma per cambiare. Per davvero, però.
Ogni qualvolta si verificano episodi di violenza negli stadi si fa subito riferimento all'Inghilterra, e a come oltremanica siano riusciti a risolvere la questione hooligan. In Gran Bretagna ora la situazione è idilliaca: gli stadi sono pieni di famiglie, non ci sono recinzioni che dividono i tifosi dal campo e di incidenti non se ne parla. Il calcio italiano deve seguire le orme di quello inglese: pene severissime per chi è protagonista di episodi violenti, biglietti nominali, club che si occupano direttamente della sicurezza all'interno degli impianti, telecamere sparse per tutto lo stadio. Qualche anno fa in una partita di Premier League un tifoso, dopo una papera clamorosa del portiere avversario, entrò in campo per sfottere l'estremo difensore, per poi tornare subito al proprio posto. Ebbene quel tifoso è stato arrestato e non potrà mai più fare ritorno nel suo stadio. Mai più!
Occorre che anche in Italia le leggi diventino così dure, affinchè si scoraggino gli ultras a compiere gesti violenti. Sino a quando queste leggi non ci saranno, non si deve più giocare.
Cambiare la mentalità, la cultura degli sportivi, o presunti tali, è un processo invece ben più difficile e richiederà molto più tempo. Anche perchè il punto di partenza è a dir poco raccapricciante: oggi a Livorno su un muro dell'edificio sede del quotidiano "il Tirreno" sono apparse queste scritte: "Un altro Filippo Raciti, Ultras liberi", "morte allo sbirro", "2/2/2007 vendetta per Carlo Giuliani", il ragazzo morto durante il G8 di Genova.
La morte dell'agente segue quella di Ermanno Licursi, dirigente della Sammartinese, squadra di Terza categoria, morto pochi giorni fa dopo essere stato pestato a sangue allo stadio di Luzzi. Anche Ermanni Licursi è morto per una partita di calcio.
Innanzi a questa situazione drammatica e del tutto inaccettabile, il commissario straordinario della Figc Pancalli ha decretato lo stop di tutte le competizioni calcistiche. Fermi i campionati di A e B, ferma la Nazionale, ferme le squadre italiane del torneo di Viareggio. "La sospensione dei campionati rimane fino a quando non ci saranno degli interventi drastici". La decisione è più che mai condivisibile: ci si ferma sino a quando andare allo stadio non sarà sicuro. Non è uno stop simbolico, se così fosse non servirebbe assolutamente a nulla. Ci si ferma per cambiare. Per davvero, però.
Ogni qualvolta si verificano episodi di violenza negli stadi si fa subito riferimento all'Inghilterra, e a come oltremanica siano riusciti a risolvere la questione hooligan. In Gran Bretagna ora la situazione è idilliaca: gli stadi sono pieni di famiglie, non ci sono recinzioni che dividono i tifosi dal campo e di incidenti non se ne parla. Il calcio italiano deve seguire le orme di quello inglese: pene severissime per chi è protagonista di episodi violenti, biglietti nominali, club che si occupano direttamente della sicurezza all'interno degli impianti, telecamere sparse per tutto lo stadio. Qualche anno fa in una partita di Premier League un tifoso, dopo una papera clamorosa del portiere avversario, entrò in campo per sfottere l'estremo difensore, per poi tornare subito al proprio posto. Ebbene quel tifoso è stato arrestato e non potrà mai più fare ritorno nel suo stadio. Mai più!
Occorre che anche in Italia le leggi diventino così dure, affinchè si scoraggino gli ultras a compiere gesti violenti. Sino a quando queste leggi non ci saranno, non si deve più giocare.
Cambiare la mentalità, la cultura degli sportivi, o presunti tali, è un processo invece ben più difficile e richiederà molto più tempo. Anche perchè il punto di partenza è a dir poco raccapricciante: oggi a Livorno su un muro dell'edificio sede del quotidiano "il Tirreno" sono apparse queste scritte: "Un altro Filippo Raciti, Ultras liberi", "morte allo sbirro", "2/2/2007 vendetta per Carlo Giuliani", il ragazzo morto durante il G8 di Genova.
venerdì 2 febbraio 2007
Questo PACS sa da fare!
In questi ultimi giorni la "questione PACS" è stato l'argomento senza dubbio più discusso su giornali e televisioni, e tornerà ad esserlo anche nei prossimi, ora che la telenovela di casa Berlusconi si è conclusa.
Quello dei PACS è un argomento delicato. Molti si sentono turbati all'idea che vi possa essere un'unione civile tra due individui dello stesso sesso. Il clamore che questa legge suscita sta tutto qui. Il pensiero che lo stato possa rinconoscere uno status giurudico a una coppia omosessuale fa storcere il naso a molti italiani. Molti invece lo trovano assolutamenti inaccettabile, contrario ad ogni etica o morale. Io mi domando se queste persone, nel sostenere tali opinioni, non siano un po' egoiste e "bigotte". Se ci sono due ragazzi o due ragazze che si amano,che vogliono unirsi "legalmente" e vivere una vita felice insieme, perchè bisogna impedirglielo? Perchè una coppia omosessuale non può avere gli stessi diritti di una etero? La felicità di due innamorati non è più importante di morali o idee religiose? Perchè è di questo che stiamo parlando, della vita e della felicità di una coppia. Pregiudizi, idee religiose, etiche o "morali", possono permettersi di impedire che degli uomini vivano serenamente la propria vita?
Quello dei PACS è un argomento delicato. Molti si sentono turbati all'idea che vi possa essere un'unione civile tra due individui dello stesso sesso. Il clamore che questa legge suscita sta tutto qui. Il pensiero che lo stato possa rinconoscere uno status giurudico a una coppia omosessuale fa storcere il naso a molti italiani. Molti invece lo trovano assolutamenti inaccettabile, contrario ad ogni etica o morale. Io mi domando se queste persone, nel sostenere tali opinioni, non siano un po' egoiste e "bigotte". Se ci sono due ragazzi o due ragazze che si amano,che vogliono unirsi "legalmente" e vivere una vita felice insieme, perchè bisogna impedirglielo? Perchè una coppia omosessuale non può avere gli stessi diritti di una etero? La felicità di due innamorati non è più importante di morali o idee religiose? Perchè è di questo che stiamo parlando, della vita e della felicità di una coppia. Pregiudizi, idee religiose, etiche o "morali", possono permettersi di impedire che degli uomini vivano serenamente la propria vita?
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