giovedì 26 aprile 2007
I giochi sono aperti
Le partite non finiscono al 90°. Lo sa bene il Milan, che fino al 9o° minuto della semifinale giocata contro il Manchester, si stava accontentando volentieri di un ottimo 2 a 2. Senonchè al 92° ecco la zampata di Rooney che ammutolisce (salvo imprecazioni), il popolo rossonero, e che complica i piani milanisti per il ritorno. Dopo aver disputato una grande gara, il Milan viene quindi beffato da un indesiderato colpo di scena. La stessa cosa era avvenuta a San Siro nella sfida contro il Bayern, quando i rossoneri furono raggiunti dai tedeschi a tempo scaduto, quando ormai la vittoria sembrava in tasca. Nel ritorno di quella partita, come noto, si impose per 2 reti a 0 un grande Milan. E servirà un grandissimo Milan anche nel secondo round contro lo United. L'impresa è possibile: il Milan ha giocato una partita decisamente positiva all'Old Trafford, mettendo in difficoltà quella che è probabilmente la favorita del torneo. La squadra di Ancelotti ha saputo reagire ad un inizio-shock: uscita disastrosa di Dida su calcio d'angolo, e colpo di testa vincente di Cristiano Ronaldo. Poi però, è iniziato il one man show targato Kakà. Il brasiliano, servito da Seedorf, compie uno scatto strepitoso ed infila con un millimetrico diagonale mancino un immobile Van Der Saar, pareggiando i conti al 22°. Il 2 a 1 rossonero non tarda ad arrivare: l'autore è ancora Kakà, che manda a farfalle Heinze ed Evra, e in area batte con freddezza il portiere olandese per la seconda volta. Nella ripresa il pareggio del Manchester: assist capolavoro di Scholes che si inventa un cioccolatino per Rooney che davanti a Dida non sbaglia: 59 minuti e 2 a 2. Il risultato sarebbe comunque eccellente, considerando che due uomini non da poco come Maldini e Gattuso hanno dovuto abbandonare il campo per infortunio. Ma i padroni di casa servono una doccia ghiacciata agli avversari a tempo scaduto: Rooney, servito da Giggs, lascia partire un destro che Dida non riesce a raggiungere. Doppietta per l'inglese e Milan a casa con orecchie basse e palle girate. L'altro team inglese che per ora può sorridere è il Chelsea. Nel derby disputatosi ieri sera, decide il tap in scivolato di Joe Cole, servito dal solito straripante Drogba. Il Liverpool deve maledire il portiere avversario Cech, autore, nella ripresa, di una parata capolavoro su una bella conclusione di Gerrard, e ringraziare il proprio, Reina, decisivo in un paio di occasioni. Nel complesso una partita chiusa e poco spettacolare, con Schevchenko in ombra, ma questa non è una novità. Il 1° maggio, nel ritorno, i Reds dovranno fare sicuramente qualcosa in più per ribaltare il risultato, magari schierando dall'inizio Crouch. Il giorno successivo toccherà al Milan. Per evitare una finale di Champions che parli solo inglese, i rossoneri dovranno lottare fino all'ultimissimo minuto, Dida dovrà stare attento sin dal primissimo minuto, e il pubblico di Milano dovrà trascinare i suoi 11 leoni per ogni singolo minuto.
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