(Risultato ultimo sondaggio: "Ritieni che sarebbe opportuno che la Rai trasmettesse il documentario della Bbc sui preti pedofili?" Il 100% dei votanti ha risposto "Si", lo 0% ha risposto "No").
mercoledì 30 maggio 2007
Il fine giustifica i mezzi?
(Risultato ultimo sondaggio: "Ritieni che sarebbe opportuno che la Rai trasmettesse il documentario della Bbc sui preti pedofili?" Il 100% dei votanti ha risposto "Si", lo 0% ha risposto "No").
martedì 29 maggio 2007
Viva Zapatero!
lunedì 28 maggio 2007
LUnedìVIdeo - Una dolce buonanotte
Un video che sarebbe da guardare prima di addormentarsi. Una buonanotte teneramente cantata da Andrea Bocelli per il pupazzo Elmo. (Ringrazio Ghibellinfuggiasco per la segnalazione).
domenica 27 maggio 2007
Sprofondo rosso
venerdì 25 maggio 2007
Adsl senza par condicio
giovedì 24 maggio 2007
Doppio Pippo ed il Milan gode
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mercoledì 23 maggio 2007
Falla girare (appello a tutti i blogger!)
martedì 22 maggio 2007
Attenzione: pericolo di censura!
lunedì 21 maggio 2007
LUnedìVIdeo - Il numero uno
Un estratto di blob. Protagonista del video Silvio Berlusconi, che innanzi ad una folla di fedeli spiega l'interpretazione della madre circa un gesto che gli è stato rivolto. Poco da dire: il cavaliere è proprio il "numero uno"...
mercoledì 16 maggio 2007
Un religioso silenzio
Cliccate questo link per vedere il servizio:
http://video.google.it/videoplay?docid=3237027119714361315&q=sex+crimes+and+vatican
Dura poco meno di 40 minuti. Vi consiglio di dedicargli un po' del vostro tempo.
lunedì 14 maggio 2007
LUnedìVideo - Un conduttore senza tatto
Talk show olandese. L'ospite della trasmissione è stato castrato a causa di un errore chirurgico. Un fatto drammatico, ma il conduttore non sembra sconvolto, tutt'altro. Evidentemente prima di andare in onda non aveva sentito la voce del povero ospite, e la sua reazione non è delle più composte...
domenica 13 maggio 2007
Un weekend "un po' così"...
Passando brevemente alla Formula 1, grande dimostrazione di forza di Felipe Massa. Dopo aver ottenuto la pole, il brasiliano domina la gara; neanche un principio d'incendio sulla sua vettura durante il pit stop lo ferma. E ora, dopo il ritiro per guai tecnici di Raikkonen, le gerarchie in casa Ferrari forse subiranno un cambiamento rispetto alle previsioni invernali. Da sottolineare il secondo posto del solito Hamilton, che gli vale addirittura il primato solitario in classifica mondiale, alla faccia dell'esordiente. Terzo il padrone di casa Alonso, che dopo una partenza troppo pretenziosa, si deve accontentare di una mediocre terza piazza, con umore probabilemente più nero di Lewis. Grazie al ko di Kimi però, lo spagnolo è secondo in classifica, davanti quindi al duo in rosso. Tutto sommato niente drammi per Fernando. Anche per lui, solotanto una domenica "un po' così"...
venerdì 11 maggio 2007
Botta e risposta
martedì 8 maggio 2007
"Loro" non possono entrare
lunedì 7 maggio 2007
LUnedìVIdeo - Monologhi della vagina secondo Benigni
One man show targato Roberto Benigni. Il comico toscano, ospite di Raffaella Carrà, si scatena parlando dell'organo genitale femminile. E, per par condicio, non dimentica di "citare" anche quello maschile. Quattro minuti di risate garantite.
domenica 6 maggio 2007
Chiamatelo Freddie
sabato 5 maggio 2007
"Apriamo alla pace"
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giovedì 3 maggio 2007
Siamo tutti terroristi
mercoledì 2 maggio 2007
Notte magica
martedì 1 maggio 2007
Ricordo di Ayrton
Il 1994 doveva essere l'anno di Senna. Il brasiliano, passato alla Williams, la vettura detentrice degli ultimi due titoli iridati, era convinto che conquistare il mondiale sarebbe stato poco più che una formalità.Ayrton era entusiasta: aveva la vettura migliore, e soprattutto aveva scippato la macchina a Prost, il suo rivale per eccellenza. The Magic, come lo chiamavano, di campionati ne aveva già vinti tre. Il primo lo conquista nel 1988, a bordo della McLaren, battendo proprio il suo compagno di scuderia Prost. L'anno successivo sancisce l'inizio dell'odio tra i due. Alla penultima gara, in Giappone, Senna attacca Prost alla chicane, ma il francese, in vantaggio in classifica, chiude la porta tamponando il rivale, e conquista il titolo. Il brasilano ha modo di vendicarsi nel campionato successivo. Giunto all'ultima sfida in testa al mondiale, alla prima curva del G.P. giapponese, Ayrton centra Prost, passato alla Ferrari, spedendo entrambi nella sabbia e laureandosi campione. In seguito Senna ammetterà la volontarietà del gesto. Nel 1991 arriva il suo ultimo titolo. I due anni successivi sono delusioni su delusioni per Ayrton: la McLaren non è più la vettura mostruosa degli anni precedenti. Ora è la Williams a fare da padrona, e a vincere con Mansell e Prost il mondiale. Senna è il pilota migliore, e vuole avere la macchina migliore. The Magic ottiene ciò che vuole: nel 1994 guiderà la fortissima Williams Renault. Ma purtroppo per Ayrton, il suo sogno di dominare senza problemi la stagione, andrà in frantumi. Le nuove regole imposte dalla Federazione, volute per limitare lo strapotere di Williams e McLaren e favorire quindi lo spettacolo, limitano atrocemente le prestazioni della sua monoposto. Il team di Frank Williams dà vita frettolosamente ad un progetto che si adatti al nuovo regolamento: il risultato è una vettura scorbutica, difficilissima da guidare o, per dirlo alla Senna, "una merda". Il campione è nervoso, la macchina che aveva sognato è un disastro, addirittura Ayrton fatica a stare nell'abitacolo per il poco spazio. Il mondiale inizia con un Senna molto deluso, che riesce comunque ad ottenere la pole nel primo G.P., quello di casa, a Interlagos. Ma la gara è un'altra cosa: Scumacher vola, e Senna, nel tentativo di recuperare, chiude il suo Gran Premio con un testacoda. Anche nella seconda gara Senna, tamponato al via da Hakkinen, è costretto al ritiro. Schumacher vince, ed è già 20 punti avanti. A questo punto Ayrton è una bestia: il mondiale è in salita, le modifiche da lui richieste non arrivano, la vita privata non è tranquilla: il pilota vorrebbe sposare la modella Adriane Galisteu, ma la famiglia si oppone, poichè considera la donna solo un'opportunista. Inoltre, Ayrton è venuto a sapere che l'anno successivo la Renault fornirà i motori anche alla Benetton del nemico Schumacher: una doccia ghiaccita per il brasiliano. Con queste delusioni, Senna è pronto a disputare il G.P. di San Marino, una gara che sa già di ultima spiaggia. Il cuore di Ayrton verrà ulteriormente turbato dall'incidente mostruoso di Barrichello, miracolosamente illeso, di venerdì 30 aprile, ma soprattutto dalla morte dell'austriaco Roland Ratzenberger, che durante le qualifiche si schianta contro il muro della curva Villeneuve. Senna è sconvolto, piange, il dottore della Federazione, suo amico, non lo vede in grado di correre. Senna vorrebbe che non si disputasse la gara, ma per tutta risposta la FIA rimprovera il pilota per essersi recato sul luogo dell'incidente mortale. Il Gran Premio si correrà, e Senna, molto, troppo turbato, sarà in pista. Partirà dalla pole. E si parte, con un incidente al via che ferisce alcuni spettatori. Safety car e poi via, di nuovo.
1° maggio 1994. Imola. Gran Premio di San Marino. Ore 14.17. Settimo giro. Senna conduce la gara, con sei decimi di vantaggio su Schumacher. Ayrton giunge alla curva del Tamburello, ma la macchina va dritta, ed urta il muro a oltre 200 km/h.
Dopo l'impatto, la vettuta si ferma nella via di fuga. Senna ha un minimo sussulto. Reclina la testa. In quell'attimo, Ayrton Senna da Silva, muore. Il suo cuore continuerà a battere, riattivato da un fibrillatore. Ma Senna muore in quell'attimo, con la testa traforata da un pezzo della sospensione che passa attraverso la visiera e si infila nella fronte, devastando il cervello. Il grande cuore di Ayrton cesserà di battere alle 18.40. Da quel 1° maggio di 13 anni fa, la F.1 non è più la stessa. Il vuoto lasciato da Ayrton è troppo grande. Un mito, che la morte ha reso eterno. Un pilota umano, come oggi davvero, senza retorica, non ce ne sono più. Un pilota che si preoccupava della povertà della sua gente, e di chi era meno fortunato di lui. Un pilota che avrebbe percorso il giro d'onore con la bandiera austriaca, in memoria del povero Ratzenberger. L'avrebbe fatto se avesse vinto. L'avrebbe fatto se il destino non se lo fosse portato via, in quel sciagurato 1° maggio.
"I ricchi non possono vivere su un’isola circondata da un oceano di povertà. Noi respiriamo tutti la stessa aria. Bisogna dare a tutti una possibilità".
Ayrton Senna da Silva (San Paolo, Brasile, 21 marzo 1960 - Bologna, 1° maggio 1994).