giovedì 5 luglio 2007

Un dettaglio trascurabile

Un matrimonio che finisce male come tanti altri. "Lui" che confessa di avere una relazione con un'altra donna, e tanti saluti a moglie e figli. Quando il "lui" in questione è un personaggio noto, lo scandalo è inevitabile. E scandalo è stato a Los Angeles dove il sindaco, Antonio Villaraigosa, si è separato dalla moglie dopo un'unione durata vent'anni. E' stato lo stesso Villaraigosa a comunicare la notizia ai giornalisti. Ed ovviamente ne hanno parlato tutti i telegiornali del posto. Tra i mezzobusto incaricati di dare la notizia, anche Mirthala Salinas, anchorwoman di Telemundo Channel 52, una rete in lingua spagnola. La giornalista ha annunciato in apertura che le voci riguardanti la separazione del sindaco sono state confermate. Ed ha proseguito con il telegiornale. Salinas però ha peccato di mancanza di completezza di informazione. Infatti la giornalista ha tralasciato un "dettaglio trascurabile", ossia che la causa del divorzio del sindaco è una relazione con un'altra donna: lei.

martedì 3 luglio 2007

V per Vaffanculo

Sabato otto settembre 2007 sarà il V-Day, dove la "V" sta per "Vaffanculo". L'evento è promosso da Beppe Grillo, il quale, stancatosi dei nostri politici blindati nei palazzi, ha deciso di organizzare questa giornata di "informazione e di partecipazione popolare". Quel giorno Beppe lancerà un'iniziativa di legge popolare che, come si legge sul suo blog, si basa su tre punti:
PRIMO: Nessun cittadino può candidarsi se condannato in via definitiva o in attesa di giudizio.
SECONDO: Nessun cittadino italiano può essere eletto per più di due legislature. Regola valida retroattivamente.
TERZO: I candidati devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta.
Quella di Grillo, che qualche giorno fa si è recato al Parlamento Europeo dove ha tenuto un discorso da applausi, è una grande iniziativa per tre motivi:
PRIMO: è un controsenso che le nostre leggi vengano stese da dei fuorilegge.
SECONDO: le radici devono stare in giardino, e non in parlamento.
TERZO: così tutti sapranno a chi andrà effettivamente la loro "crocetta".
Clicca qui se vuoi esprimere il tuo "vaffanculo".

lunedì 2 luglio 2007

LUnedìVIdeo - Bit box alla francese

Avete presente Yeah, la canzone di Usher? Ecco, in questo video ne è proposta una versione un po'... particolare. Guardate cosa è in grado di fare questo ragazzone francese solo con l'uso della bocca. (Ringrazio GhibellinFuggiasco per la segnalazione).

domenica 1 luglio 2007

La resurrezione

Il Gran Premio di Francia consegna agli appassionati una importante notizia: la Ferrari non è morta. O forse lo era, ma ora pare resuscitata. Dopo gare e gare di bastonate ad opera delle McLaren, Raikkonen e Massa firmano la loro prima doppietta, in una domenica che lancia la rossa in una rincorsa dura, durissima, ma che dopo oggi appare meno impossibile. Dopo un letargo che pareva infinito, finalmente si è visto un grande Raikkonen, che dopo una serie di partenze al rallentatore, brucia Hamilton al via. Da lì in poi il finlandese, con la vettura leggermente più pesante del compagno, non deve fare altro che stare vicino a Massa, sperando in un sorpasso al pit stop. E così sarà: dopo la seconda sosta Kimi passa al comando e ci resterà fino alla check flag. Dietro di lui Massa, che se la prende con il traffico, ed Hamilton, ancora una volta, l'ottava consecutiva, sul podio: è record per un esordiente. Alonso è lontano, lontanissimo, perso a lottare come un dannato fra piloti e macchine di rango inferiore, furiosamente impegnato in una rimonta in una gara segnata dal problema al cambio del sabato. Chiuderà settimo, ancora una volta battuto dal compagno di team, e questa volta anche dalle due Ferrari. Le squadre ora si affrettano a fare i bagagli, perchè domenica prossima è già tempo di tornare a combattere, in una terra inglese divisa fra la sfida finale di altri eroi armati di racchetta, e soprattutto tormentata dal terrore che le recenti autobomba hanno creato. La scuderia di Maranello atterrerà in Gran Bretagna con la consapevolezza che i favoriti per il titolo vestono ancora d'argento. I punti di vantaggio degli inglesi sono ancora tantissimi e a Silvestrone la sfiga difficilmente priverà Alonso delle prime posizioni. La Ferrari ha i piedi ben ancorati per terra; in particolare Raikkonen non è tipo che si entusiasmi facilmente. Che vinca o che si ritiri, il finnico mostra sempre la stessa, imperturbabile espressione da cane bastonato. Guardandolo sul gradino più alto del podio, o sentendolo parlare in conferenza stampa, a volte viene il dubbio che si stia per addormentare. I tempi delle vittorie di Schumi condite da festeggiamenti,abbracci, salti e innaffiamenti di champagne sul podio, sono lontani. Oggi quando Kimi vince (non spesso, in verità), gli affezionati della rossa possono beneficiare esclusivamente di musi lunghi. E c'era chi disprezzava l'ottovoltecampionedelmondodiolobenedica Schumacher, perchè non parlava italiano...

Comunicazione di servizio

Si avvisano i gentili lettori che il blog non è stato aggiornato durante la scorsa settimana a causa di gravi problemi tecnici ora risolti. (Computer di *****!). A presto.
l'intruso

lunedì 25 giugno 2007

LUnedìVIdeo - Consigli per gli acquisti

Sul retro del suo libro Tutto il Grillo che conta, Beppe Grillo scrive: " Da giovane ho fatto una pubblicità, ma poi ho capito alcune cose sulla pubblicità. Qualche anno dopo ho cominciato a prendermela coi politici perché le cose non andavano bene, ma poi ho capito alcune cose sulla politica, che è controllata dall'economia. Qualche anno fa ho cominciato uno spettacolo prendendo a mazzate un computer, ma ora ho capito alcune cose su internet, che è la nostra unica difesa". Ed ecco la pubblicità fatta da Beppe vent'anni fa.

venerdì 22 giugno 2007

Venerdì in Versi - Neruda

Il venerdì è il giorno dedicato alla poesia. Pablo Neruda disse che "la poesia è un atto di pace. La pace costituisce il poeta come la farina il pane". E allora, cominciamo proprio con lui...

Ode al suo aroma
Mia soave, di cosa odori?
Di che frutto?
Di che stella? Di che foglia?

Presso
il tuo piccolo orecchio
o sulla tua fronte
mi chino,
ficco
il naso tra i capelli
e il sorriso,
cerco di riconoscere
la stirpe del tuo aroma:
è soave, ma
non è fiore, non è coltellata
di penetrante garofano
o impetuoso aroma
di violenti
gelsomini,
è qualcosa, è terra,
è
aria,
mele o legnami,
odore
di luce sulla pelle,
aroma
della foglia
dell'albero
della vita
con polvere
di strade
e freschezza
d'ombra mattutina
alle radici,
odor di pietre, di fiume,
ma
più simile
a una pèsca,
al tepore
del palpito segreto
del sangue,
odore di casa pura
e di cascata,
fragranza
di colomba
e capelli,
aroma
della mia mano
che perlustrò la luna
del tuo corpo,
le stelle
della tua pelle stellata,
l'oro,
il grano,
il pane del tuo contatto,
e lì,
per tutta la lunghezza
della tua luce furiosa,
sulla tua circonferenza d'anfora,
sul calice,
sugli occhi del tuo seno,
fra le tue ampie palpebre
e la tua bocca di schiuma,
su tutto
lasciò,
la mia mano lasciò
odor d'inchiostro e selva,
sangue e frutti perduti,
fragranza
di obliati pianeti,
di puri
fogli vegetali,

il mio stesso corpo
sommerso
nella freschezza del tuo amore, amata,
come in una sorgente
o nel suono
di un campanile
lassù
tra l'odore del cielo
e il volo
degli ultimi uccelli,
amore,
odore,
parola
della tua pelle, dell'idioma
della notte nella tua notte,
del giorno nel tuo sguardo.
Dal tuo cuore
sale
il tuo aroma
come dalla terra
la luce fino alla cima del ciliegio:
sulla tua pelle io fermo
il tuo palpito
e odoro
l'onda di luce che ascende,
la frutta sommersa
nella sua fragranza,
la notte che respiri,
il sangue che esplora
la tua bellezza
fino a giungere al bacio
che mi attende
nella tua bocca.

Pablo Neruda

lunedì 18 giugno 2007

LUnedìVIdeo - We'd go down to the river...

Un po' di musica! Questo lunedì i protagonisti del video sono Bruce Springsteen e Sting, impegnati in un grande duetto. La canzone è The river, uno dei brani più belli del Boss.

domenica 17 giugno 2007

Non c'è partita

"Gli appuntamenti di giugno sulla carta sono favorevoli alla Ferrari: Canada e Stati Uniti. E' assolutamente necessario che il Cavallino recuperi punti pesanti in queste due prove. Se invece alle otto e mezza della sera del 17 giugno sarà ancora l'argento a brillare, allora vorrà dire che la lotta al titolo a quel punto avrà una grande, grandissima favorita".
Con queste parole concludevo il post di domenica 27 maggio Sprofono rosso. Ebbene, il Gran Premio degli U.S.A. è terminato, e l'argento continua a brillare come prima. Anzi, più di prima. Ancora una grande vittoria di Hamilton, la seconda consecutiva, ed ancora una doppietta McLaren, la terza stagionale. L'antifona non cambia rispetto alle precedenti gare: la solita super McLaren, la solita partenza pessima di Raikkonen, il solito sorriso di Hamilton. E dopo sette tappe, il vantaggio della scuderia inglese è abissale. Il ritardo delle Ferrari in termini di prestazioni è palese; la gara odierna ha mostrato leggeri miglioramenti rispetto al Canada, ma le McLaren sono di un altro pianeta. Massa avrebbe dovuto essere la seconda guida a Maranello, ed invece è costantemente più veloce di Raikkonen. Raikkonen, appunto: un disastro. In qualifica non graffia, in partenza è imbarazzante, in gara non riesce ad incidere come da lui ci si aspetterebbe. Anche oggi la domenica del finlandese è stata condizionata da un avvio al rallentatore. Pure Schumacher non brillava al momento del via; la differenza è che il tedesco in gara era un supereroe, Kimi invece non lo è. Sicuramente, considerando la differenza che intercorre tra frecce d'argento e rosse, anche Schumi si sarebbe trovato in difficoltà, ma la storia insegna che il tedesco sa vincere anche con vetture inferiori. Il problema della Ferrari è che il kaiser il G.P. americano l'ha seguito spaparanzato sul divano della villa svizzera, sorseggiando un paio di birre al fianco della moglie Corinna. In pista c'erano Massa, che più di così non poteva fare, e Raikkonen, che nonostante le buone intenzioni dell'ultima parte della corsa, si è trovato ancora una volta il retrotreno del compagno davanti al casco. La situazione ormai sembra delinaeata: salvo clamorosi stravolgimenti, la McLaren dovrebbe avere vita facile per quanto riguarda il campionato costruttori. Mentre la sfida tra i piloti ha due grandi super favoriti, e vestono entrambi d'argento. Questa domenica c'è da segnalare l'ottava posizione ottenuta dall'esordiente Vettel, sostituto di Kubica, che con i suoi 19 anni e 11 mesi diventa il più giovane esordiente ad andare a punti nella storia della Formula 1. Va sottolineata anche la prestazione superba del nostro Trulli, che porta a casa un gran sesto posto, surclassando per l'ennesima volta il più giovane degli Schumacher. L'uomo del momento resta però senza dubbio Lewis Hamilton. La pressione dopo la vittoria del Canada, la leadership del mondiale, i tanti sostenitori americani, le polemiche di Alonso, non hanno deconcentrato minimamente l'inglese. Ora il favorito per il titolo sembra proprio lui, e non il campione in carica Alonso. Lo spagnolo, e non solo lui, si è accorto da tempo di condividere il box con un campioncino deciso da subito a fare sul serio. Ecco perchè Fernando ultimamente appare un po' nervoso, ecco perchè i sorrisi amari sul podio, ecco perchè le polemiche della scorsa settimana. Alonso sa che il suo più grande rivale ce l'ha in casa. Alonso sa che quest'anno non si può non aver paura dell'uomo nero.

sabato 16 giugno 2007

Scagionato!

Comunicato stampa di Emergency:
"Un documento dell’autorità giudiziaria afgana, che decreta la chiusura del procedimento a carico e il proscioglimento di Rahmatullah Hanefi, è stato consegnato oggi al suo avvocato. La scarcerazione conseguente avverrà in tempi brevi, in seguito ad adempimenti procedurali. Permangono le preoccupazioni per la salute di Rahmatullah (attualmente in ospedale) e per il suo ritorno in ambienti nei quali sono state diffuse false accuse contro di lui. È a questo punto soddisfatta una condizione irrinunciabile perché Emergency accerti la possibilità di un riavvio delle sue attività in Afganistan, dopo la distruzione dei rapporti perseguita dalle autorità locali in questi mesi".

venerdì 15 giugno 2007

Non dimentichiamoci di Hanefi

Rahmatullah Hanefi è ancora prigioniero. Oltre a continuare la raccolta di firme ad opera de La Repubblica per chiedere la sua liberazione, alla quale vi avevo già invitato a partecipare, personaggi del mondo della cultura e dell'informazione hanno sottoscritto una lettera. Questa è stata inviata giovedì 31 maggio al Presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, al Presidente del consiglio, Romano Prodi, e al Ministro degli esteri, Massimo D'Alema. Ecco il testo dell'appello che potete trovare sul sito di Emergency:
"La Costituzione afgana stabilisce che l'arrestato ha diritto a un difensore, ad essere informato dell'accusa mossagli e ad essere portato davanti al giudice nei limiti stabiliti dalla legge.Il codice di procedura penale stabilisce che l'arrestato deve essere interrogato in termini assai brevi, e liberato se non è formalmente accusato davanti al giudice entro, al massimo, trenta giorni.Il procuratore generale dello Stato afgano, Abdul Jabar Sabet, ha dichiarato al Corriere della Sera che "Nessuno può essere arrestato senza accusa. E il fermo di polizia termina al massimo dopo 72 ore. Chiunque ha diritto ad un avvocato, subito dopo l'arresto. In presenza di un avvocato il fermo può essere prolungato di 15 giorni e raddoppiato sino a 30 per concedere il tempo di conclusione delle indagini. Ma, se per allora non è stata notificata un'accusa precisa alla procura, il prigioniero va comunque rilasciato", aggiungendo però che, per via della guerra, per combattere terroristi e talebani "in parallelo alle procedure normali esistono delle leggi segrete per combattere chi attenta alla sicurezza dello Stato"; leggi che aggiunge di non conoscere nemmeno lui: "Non so come, in quali circostanze e quando vengano applicate. Posso dire che Hanefi non rappresenta un caso isolato".
Il prolungarsi della detenzione di Rahmatullah Hanefi, in spregio ai diritti universali e alla più elementare dignità umana, avviene in palese violazione della Costituzione afgana. Questa esiziale ferita inferta alle norme giuridiche pretende legittimità sulla base di fantomatiche leggi segrete ignote persino alla più alta autorità dell'organo del pubblico ministero afgano. Come nei più tetri sistemi totalitari si stanno perpetrando clamorose violazioni dei principi di legge.La decisione di arrestare il funzionario di Emergency nelle ultime settimane è stata concertata con un'aggressione all'organizzazione umanitaria costretta a prendere la dolorosa decisione di abbandonare l'Afganistan non potendo più garantire la sicurezza del proprio personale e quindi la salute e la vita dei pazienti.L'attuale sistema giuridico afgano è stato costruito con la collaborazione e l'importante sostegno finanziario per cinquanta milioni di dollari dell'Italia.
È questa la democrazia che contribuiamo ad esportare?
È per questo che siamo da sei anni in Afganistan?
È per consentire la perversione della giustizia che spendiamo i soldi dei nostri cittadini?
Chiediamo con forza l'immediata liberazione di Rahmatullah Hanefi, affermiamo che in queste condizioni l'idea stessa dell'istruzione di un processo sarebbe una tragica truffa.
Chiediamo che l'Afganistan ristabilisca immediatamente il rispetto delle sue stesse leggi.
Chiediamo che l'Italia, per non tradire lo sforzo compiuto per la creazione di quelle leggi, chieda con forza l'immediata liberazione di Hanefi, sequestrato per avere svolto la funzione di mediatore nell'interesse del governo italiano.
Chiediamo che Emergency possa riprendere subito la sua attività portatrice di vita e di giustizia, come ambasciatrice del meglio della cultura e dello spirito del nostro paese".

giovedì 14 giugno 2007

Esploratore che fu deportato perchè tirava la cacca...

Immaginiamo che una professoressa delle medie affidi ad uno studente dellla propria classe il compito di stendere una realzione su Cristoforo Colombo. Il ragazzino del terzo millennio cosa fa? Cerca la voce "Cristoforo Colombo" su internet affidandosi alla solita, cara ed affidabile Wikipedia. Copia, incolla, ed il lavoro è fatto. Immaginiamo però che alla nostra proffa la relazione non piaccia molto. Anzi, che non piaccia per niente. Non sufficiente e mega-sgridata per l'alunno. Come mai? Leggiamo l'inizio del "capolavoro": "Cristoforo Colombo nasce a New York nel 1401. Da piccolo venne deportato in Italia da una piccola tribù di indiani locali poiché aveva tirato un vaso di cacca in faccia al capo tribù". Come?! La ragione del votaccio del nostro ragazzo? Semplice: lo studente credeva di aver consultato la "solita" Wikipedia, ma in realtà, nonostante lo stile e la struttura, il sito da cui ha tratto le informazioni è Nonciclopedia. Effettivamente, al di là dell'esempio poco verosimile, molti non sanno dell'esistenza di questo sito che, come la "Wiki", è un'enciclopedia online, disponibile in varie lingue e modificabile da chiunque. Il problema è che questa enciclopedia non è altro che una parodia di Wikipedia, ricca di satira ed irrazionalità. Nonciclopedia, nata nel 2006, conta oltre 2800 articoli in "itagliano". Secondo gli autori, l'amministratore del sito è Chuck Norris, al quale è dedicato ampio spazio. Questa non-enciclopedia funziona esattamente come Wikipedia, ma i toni sono "un po'" diversi. Ad esempio di Mussolini si afferma che "purtroppo tutta la sua infinita intelligenza risiedeva nel suo organo riproduttivo. Tolto quello, addio intelletto. Ora vive in un isola deserta con Elvis Presley, Hitler (suo compagno di giochi d'infanzia), Moana Pozzi e Jimi Hendrix". Del presidente del consiglio Prodi si dice invece che sia "nato a Rakata, ai piedi del monte Krakatoa, il 27 agosto 1864, nel pieno del tristemente famoso crash Internet, è l'ottantaduesimo dei sei figli di Ronald Mc Donalds e di cettina suino". Insomma, una è un'enciclopedia on line seria ed utilissima. L'altra è una divertente non-enciclopedia. L'importante è saper usare sempre quella giusta, al momento giusto.

mercoledì 13 giugno 2007

Il lavoro degli innocenti

Ieri i lettori di questo blog hanno fatto una bella ricarica di ottimismo grazie al post dedicato alle notizie positive sul fronte abolizione pena di morte. O almeno lo spero. Oggi purtroppo non sarà così. Quella di ieri era la Giornata Internazionale contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Spesso accade che ricorrenze di questo tipo diventino anche l'occasione per "dare i numeri". E i numeri che riguardano i bambini lavoratori sono pessimi. Nel mondo si stimano oltre 200 milioni di minori lavoratori, più della metà impegnati in occupazioni pericolose. Asia, Africa e Sud America i paesi dove il problema è più grave. Ma anche l'Italia non scherza. Anzi: nel Bel Paese, come in altri stati ricchi, i bambini che lavorano sono diverse centinaia di migliaia. I più "fortunati" si impegnano per aiutare le loro povere famiglie. Ad altri va molto peggio, diventano dei veri e propri schiavi che tra prostituzione ed attività illegali crescono nel modo più terribile possibile. Immigrati che cercano fortuna nella ricca Europa, ma che trovano soltanto questa schifosa schiavitù. L'Unicef dice che sono ben sei milioni sparsi per tutto il mondo, compreso il nostro paese. Alla base del lavoro minorile c'è in particolare la mancanza di istruzione e, ovviamente, la povertà. Li vediamo quasi tutti i giorni questi ragazzini che vogliono lavarci il vetro dell'auto o che suonano il violino sulla metro per qualche moneta. Molti bambini agiscono nell'ambito agricolo (settore pericoloso, soprattutto per via dei pesticidi), e proprio a questa categoria è stata dedicata la Giornata Internazionale contro questo fenomeno di ieri. La Fao e diverse associazioni agricole studieranno programmi per sensibilizzare l'opinione pubblica a riguardo e soprattutto per combattere questo drammatico fenomeno. Noi, colpiti ed impotenti, non possiamo che sperare di cuore che ci riescano. Perchè pensare a così tanti bambini che anzichè crescere con soldatini, videogiochi o pupazzi, "giocano" con picconi e pale, fa davvero davvero male.

martedì 12 giugno 2007

Un passo verso una conquista storica

Il Ruanda esce dall’elenco dei paesi che ricorrono ancora alla pena capitale. Il parlamento dello stato africano ha deciso sabato scorso di abolire l’utilizzo della pena di morte. La notizia ha riempito di soddisfazione Sergio D'Elia ed Elisabetta Zamparutti, due dirigenti di Nessuno Tocchi Caino, lega internazionale che lotta contro le esecuzioni capitali dal 1993. In un comunicato, i due hanno sottolineato come la decisione presa dal Ruanda assuma un significato politico e simbolico potentissimo “perché avviene in un paese che nella sua storia recente ha conosciuto le più gravi violazioni al diritto umanitario internazionale: genocidi, mutilazioni e stupri di massa, esecuzioni sommarie, deportazioni”. Nonostante tutti questi crimini atroci, il Ruanda ha deciso che chi dovrà pagare come sacrosanto pagherà, ma non con la vita. E’ un atto di civiltà importantissimo che permette a Nessuno Tocchi Caino di continuare la propria battaglia con ancor più convinzione di raggiungere l’obiettivo: la moratoria universale delle esecuzioni capitali. L’associazione chiede a proposito che il governo depositi subito la Risoluzione pro moratoria alla Assemblea Generale dell’Onu in corso. La scelta storica del Ruanda, unita al fatto che il 58% dei cittadini americani sono favorevoli a questa moratoria, consente di essere ottimisti. E allora vi invito, come ho già fatto nel post del 10 febbraio NO alla pena di morte, ad andare su http://www.nessunotocchicaino.it/ e sottoscrivere subito l’appello al governo italiano. Dal sito si chiede a tutti “di sostenere in queste ore l'obiettivo che potrebbe regalare al mondo una conquista storica, umana e civile”. Volete forse non collaborare a quello che sarebbe uno dei trionfi più importanti della nostra storia?

(Risultato ultimo sondaggio: "Qual è il PEGGIORE tra i seguenti telegiornali italiani?" Il 33% dei votanti ha risposto il TG4 e Studio Aperto. Seguono TG1 e TG5 (17%) e TG2, TG3, TGLa7 (0%).

lunedì 11 giugno 2007

LUnedìVIdeo - Una freddura agghiacciante

Avete presente quelle volte in cui raccontate una barzelletta e non ride nessuno? Ma proprio proprio nessuno?Quelle volte in cui cominciate a raccontarla belli sorridenti pregustando già le risate del vostro pubblico, per poi ritrovarvi imbarazzati e muti? Ecco, questa è una di quelle volte. Protagonista un gran barzellettiere in serata no.