sabato 2 giugno 2007

Un pesce d'aprile ritardatario

Un colpo di scena con la "c" maiuscola. Il Big Donor Show, il reality olandese nel quale una malata terminale avrebbe dovuto donare un rene scegliendo fra tre dializzati, era tutto una montatura. O meglio, era un metodo estremo per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della donazione di organi. La presunta donatrice era in realtà un'attrice, ed i tre concorrenti, realmente bisognosi di un rene, avevano accettato di partecitare allo "scherzo". L'idea del finto reality show è venuta ai produttori Endemol per attirare l'attenzione di tutti su questo importante problema. Effettivamente, visto il clamore che un trapianto in diretta tv avrebbe suscitato, lo stratagemme avrebbe prevedibilemte scatenato polemiche e discussioni anche al di fuori dell'Olanda. E così è stato.E sebbene la burla possa essere giudicata di cattivo gusto, l'intento dei produttori è certamente nobile. Nel nostro continente il numero di donatori è bassissimo, mentre sono molto numerosi i bisognosi di trapianti (40 mila in tutta Europa). Molti di questi muoino con il loro nome ancora in lista d'attesa. Per questo motivo è nato Il Grande Donatore, versione nobile di Scherzi a Parte, andato in onda a cinque anni dalla morte del fondatore del network, scomparso dopo la vana attesa di un trapianto duranta ben sette anni. Le luci dello studio del falso reality si sono ormai spente. Grazie al programma, in molti sono venuti a conoscienza dell'attuale, negativissima situazione della donazione di organi. Nella speranza che il clamore suscitato serva a sensibilizzare gli spettatori di tutta l'Europa ed a cominciare a migliorare le cose. Mercoledì scorso concludevo il post scrivendo: "informare su questo problema è sicuramente fondamentale, ma farlo tramite una donna in punto di morte che sceglie tra tre malati il "più valido", non mi sembra certo il modo più corretto". Invece, informare tramite quello che si è rivelato un finto reality, forse è stata una grande idea.

2 commenti:

paloz ha detto...

Mmmmh... Non so se sia stata una buona idea, in fondo c'è poco da scherzare su queste cose, e di questi tempi è meglio evitare scandali gratuiti...

l'intruso ha detto...

Ho scritto che quella del falso reality si può definire una grande idea perchè è stata uno stratagemma che non solo ha attirato l'attenzione di tutta l'Olanda, ma che ha fatto riflettere sull'argomento anche nel resto d'Europa. All'inizio l'attenzione si pone su quanto non sia etico mandare in onda uno show del genere; ma una volta scoperto il "trucco" l'attenzione si sposta su quello che è più importante:in Europa ci sono poche donazioni di organi,,la richiesta è invece altissima e per ricevere un trapianto occorre aspettari diversi anni, e molte volte i pazienti muoiono prima. Adesso, grazie a questa trovata, lo sanno milioni di persone. E' stato usato un metodo sicuramente estremo per informare, ma è risultato di sicuro straordinariamente efficace. Se il reality fosse stato vero, invece, le cose sarebbero state diverse, perchè in quel caso si sarebbe giocato realmente con le vite di tre concorrenti. E per di più l'attenzione si sarebbe spostata quasi completamente sul mero "gioco".Ognuno certamente ha la sua opinione, ci mancherebbe, e questa è la mia. Ciao