giovedì 4 ottobre 2007

Notte prima degli esami (di settembre)

Andiamo avanti facendo un passo indietro. Potrebbe essere questo lo slogan della scuola italiana dopo il ritorno al passato voluto da Giuseppe Fioroni. Il ministro della Pubblica istruzione ha firmato un decreto che, in pratica, riporta in vigore gli esami di riparazione. Gli studenti (non bocciati) che a giugno avranno una o più insufficienze in pagella non saranno più ammessi all'anno successivo con i cosiddetti "debiti formativi", come accaduto negli ultimi 12 anni. Questi studenti dovranno invece dimostrare di aver recuperato le proprie lacune a settembre, quando si terranno gli esami. In Italia il 41% dei ragazzi presentano in pagella almeno una insufficienza. Di questi, solo uno su quattro salda i debiti l'anno successivo, gli altri proseguono il proprio iter scolastico senza aver recuperato. E' soprattutto questo dato ad aver allarmato Fioroni, che ha deciso quindi di reintrodurre l'esame di settembre. Con questo metodo vi è però la possibilità che uno studente che presenti una media invidiabile, ma che nonostante ciò abbia una materia insufficiente, fallendo l'esame di riparazione venga bocciato. Non è così raro trovare ragazzi che nelle materie umanistiche alternino solo 8 e 9, ma che proprio non riescano ad evitare il 5 in matematica. Fino allo scorso avrebbero ricevuto una pagella invidiabile, caratterizzata da una media lodevole, macchiata da un'unica, sgradevole, nota stonata. Da quest'anno invece anche questi "secchini incompleti" rischiano grosso, al pari dei compagni più sfaticati. L'intento del ministro di ottenere una scuola più seria e rigorosa è lodevole. Ma la possibilità di lasciare sul campo studenti che non meritano la bocciatura appare notevole. Stando alle cifre, il sistema dei debiti formativi non funziona. Ma anzichè questa rivoluzione fioroniana, forse sarebbe stato opportuno modificare il metodo da anni in uso. Ad esempio, gli studenti che durante l'anno non avranno saldato, dopo almeno tre tentativi (come avveniva sino a ieri), il proprio debito formativo ottenuto l'anno precedente, anzichè accedere senza problemi alla classe successiva, saranno bocciati. Non sarà certo questo il sistema migliore, ma sicuramente consente agli studenti di non giocarsi tutto in un'unica occasione, mettendoli anche meno sotto pressione. Studenti che, manco a dirlo, sono contrari a questo cambiamento. In particolare l'Unione degli studenti si dichiara giustamente esterrefatta di "aver trovato questa notizia sul sito del ministero senza essere stati prima consultati". Lamentela decisamente condivisibile, anche perchè il decreto sarà valido già a partire dall'anno scolastico in corso. Forse, al di là di queste critiche dei diretti interessati, il metodo severo di Fioroni riuscirà a migliorare la nostra scuola, di recente bocciata dalla Ue. Anche se l'idea di migliaia di ragazzi che passeranno l'estate sui libri carichi di preoccupazione in attesa dell'esame in stile "o la va, o la spacca", mette un po' di tristezza ad un ragazzo che al liceo non è mai stato un asino, ma nemmeno un secchionissimo. Come invece era Fioroni.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao. Purtroppo è quello che ho pensato io...torniamo indietro. Ma ora dico, le scuole con la maturità finiscono a metà luglio circa, iniziano a metà settembre ma sti poveri ragazzi dovranno andare a scuola e fare i corsi di recupero anche ad agosto....ma la scuola e gli esami non finiscono proprio mai! ;)

Anonimo ha detto...

la scuola di oggi è davvero un gran casino...

paloz ha detto...

Che riforma bastarda! E' una condanna più che altro.. E bravo Fioroni-Secchioni!!
:(