sabato 17 febbraio 2007

Anoressia assassina

La morte di Eliana Ramos, modella uruguaiana di 18 anni, è stata causata da un'emorragia celebrale. Questo il referto dell'autopsia che non ha accertato che il decesso della ragazza sia riconducibile a un quadro di alimentazione deficitaria, come invece avevano ipotizzato i media. Nonostante questo, il problema dell'anoressia è ancora una piaga gravissima del mondo della moda. Sei mesi fa a perdere tragicamenta la vita in passerella era stata Luisel, 22 anni, sorella maggiore della stessa Eliana. La giovane modella è stata uccisa da un infarto indotto dall'anoressia, che l'ha colpita nel corso della prima sfilata nella quale le due sorelle partecipavano insieme. La sua morte ha fatto seguito a quella di altre giovani colleghe che negli ultimi mesi sono state piegate da questa malattia. A seguito di questi decessi (sei, per la precisione), gli organizzatori delle sfilate brasiliane hanno introdotto un codice di autoregolamentazione, secondo il quale le modelle devono essere sottoposte a esami medici prima di sfilare e non possono avere una taglia inferiore alla 38. Taglia minima che è stata poi introdotta anche in altre importanti città europee, Milano compresa. L'anoressia nervosa, diagnosticata quasi esclusivamente a pazienti di sesso femminile, è un male difficile da combattere, poichè chi ne è affetto spesso nasconde a sè stesso e agli altri la propria situazione. Inoltre non esistono dei farmaci specifici per combatterla. Questa malattia è assai diffusa tra le modelle, poichè una delle cause è quella di sottoporsi a diete ferree.
Come detto, di recente sono stati presi dei provvedimenti per sconfiggere l'anoressia e tutelare le modelle; a Milano in questi giorni hanno sfilato solo ragazze di taglia 42. Ricorderete che l'anno scorso in Spagna sono state bandite dai negozi abiti extra-small. Evidentemente però bisogna fare di più, perchè ancora oggi troppe ragazze giovanissime muioiono esasperando il proprio corpo per avere copertine o i flash dei fotografi. Evidentemente devono aumentare i controlli medici. Lo scorso novembre è morta la modella Ana Carolina Reston Macan, 20 anni, stroncata da una dieta che si era imposta, costituita esclusivamente da mele e pomodori. Anche un medico mediocre avrebbe capito che se una ragazza alta un metro e 74 pesa 40 chili... forse c'è qualcosa che non va.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anoressia, piaga del mondo della moda, ma non solo. Non dimentichiamo le tantissime ragazze "comuni" che pian piano scivolano in questa malattia.
Si comincia mangiando un po' di meno e facendo più sport. Fin qui niente di male. Ma da qui a pranzare con un'arancia e un pacchetto di crackers, a cenare ogni sera solo con una tazza di latte, a correre un'ora e mezza al giorno, bruciando più calorie di quelle che si assumono, e a perdere sette chili in un mese, il passo è breve.
Fortunatamente non parlo per esperienza personale. Ma ho visto questi comportamenti ripetersi in tre mie compagne di classe quando ero al liceo, e li vedo ripresentarsi anche tra molte ragazze che frequentano la mia università, con tristezza, sconforto e rabbia. Tristezza verso chi ne è vittima e rifiuta aiuto, sconforto per me stessa, che forse non so offrirglielo nel modo giusto, e tanta rabbia verso chi fa finta di non vedere, o peggio incoraggia questi atteggiamenti.
E poi non capisco. Non capisco perchè oggi bellezza debba diventare sinonimo di magrezza. Tre sono le caratteristiche che secondo tutte le culture e le società del mondo un corpo deve avere per essere considerato bello: salute, pulizia e fertilità. Non magrezza.

Come risolvere il problema? Non lo so. Forse con qualche attenzione in più verso chi sentiamo in pericolo e con piccoli gesti di ribellione verso un'industria della bellezza che trasmette il messaggio bello=magro.
Personalmente mi impegno a non comprare creme e pillole per dimagrire e a boicottare quelle marche di abbigliamento che non arrivano alla taglia 44. Servirà a poco, ma è un inizio.

l'intruso ha detto...

Assolutamente giusto, l'anoressia è una malattia che non riguarda solo le modelle. Io ho posto l'attenzione sul mondo della moda perchè, come detto, negli ultimi mesi sono morte per anoressia sei modelle. Per quanto riguarda i tuoi "piccoli gesti di ribellione", ritengo che siano davvero apprezzabili.Certo, è il solito caso di una "goccia nell'oceano", ma senza gocce l'oceano non esisterebbe.