venerdì 9 marzo 2007

Fine della pacchia

Il suo nome è Giorgio Sampec, ha 56 anni, è di Verona. Giorgio passava gran parte della sua vita in Thailandia. Era un turista. Un turista sessuale. Il suo nome resterà nella storia della legislatura italiana per essere il primo uomo del nostro Paese a essere condannato per abusi sessuali compiuti all'estero. Infatti, ieri il tribunale di Milano lo ha condannato a 14 anni di carcere, infliggendogli inoltre una pesante multa. Sono state delle intercettazioni telefoniche a incastrare Sampec, che in alcune chiamate ha avuto il coraggio di vantarsi delle sue prestazioni sessuali avute con centinaia di bambini (tra i sette, i sette, i sette, i sette, i sette, i sette, i sette, i sette, i sette e i quindici anni di età). L'"uomo" si dichiara innocente, ma le migliaia di foto pedopornografiche trovate nel suo pc (65000 schifosissimi scatti!), che lo ritraggono in flagrante, non giovano certo al lavoro del suo avvocato, che comunque dichiara battaglia. Fatto sta che questa sentenza è un ottimo segnale per la lotta al turismo sessuale, sporca attività che coinvolge moltissimi pedofili, anche italiani, sicuri di poter abusare di centinaia di ragazzini senza avere ripercussioni. Ma da oggi si cambia.

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