lunedì 26 marzo 2007

Razzismo britannico

Altro che visitare Big Ben, House of Parliament, Piccadilly Circus o Tower Bridge; altro che passeggiare a Hyde Park o filmare il celebre cambio della guardia. Quella che avrebbe dovuto essere una tranquilla gita scolastica a Londra, per sei ragazzi si è trasformata in un piccolo incubo. I sei studenti di un istituto tecnico di Bergamo , tutti extracomunitari, sono stati fermati dalla polizia al controllo dei documenti all'aeroporto di Luton. Prima di essere rispediti in Italia, i giovani sono stati schedati e rinchiusi per diverse ore in una cella di detenzione; dopodichè sono stati scortati con un cellulare della polizia all'aereo. Motivo di questo spiacevole fuori programma? Semplice: i ragazzi appartenevano a nazionalità "non gradite" al Regno Unito. Atterrati ad Orio al Serio, agli studenti sono stati finalmente restituiti passaporto e permesso di soggiorno. Come souvenir per questa bella gita è stata apposta una croce sui loro documenti, che testimonia l'espulsione dall'Inghilterra. La preside dell'istituto chiede chiarezza, poichè i documenti dei ragazzi erano in regola. L'iscrizione a scuola era in regola. Ma forse nascere in Perù, Albania, Ucraina e Burkina Faso, non è una cosa regolare.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

facile dare la colpa agli altri ... i poliziotti cattivi, gli inglesi razzisti.
Le leggi esistono? sono chiare?
Per entrare nel Regno Unito occorre un visto per i cittadini appartenti ad alcuni paesi.
questo è scritto chiaramente anche sul sito dell'ambasciata inglese in italia, è presente una lista http://www.britishembassy.gov.uk/servlet/Front?pagename=OpenMarket/Xcelerate/ShowPage&c=Page&cid=1052838904875
quindi si potrebbe parlare di disorganizzazione, l'errore è stato di chi ha organizzato la gita senza informarsi prima.
ricordatevi che non esistono solo i diritti, ma anche i doveri.
La preside dopo che ha detto che i documenti sono in regola dovrebbe verificare quanto detto (erano presenti i visti?) e dopo scusarsi.
Quando ho fatto dei viaggi all'estero in paesi in cui è richiesto un visto prima di partire mi sono recato all'ambasciata del paese e ho richiesto regolarmente il visto.
Alessandro

Anonimo ha detto...

poliziotti eseguono ordini dati da inglesi razzisti... questo sì
a quanto detto dalla preside i documenti erano in regola...ma comunque poco cambia(ci potrebbe essere stata un dimenticanza).
visto, visto, visto...le frontiere non esistono, siamo cittadini del mondo...non siete daccordo popolo d'oltre manica?! bene non c'è problema...tenetevi la vostra moneta, la vostra imbarazzante monarchia e ciò che vi caratterizza (emh)...chiudetevi con catena e lucchetto e gettate la chiave...nessuno può essere trattato come un delinquente per vedere la vostra fottuta isola...
prendete le impronte delle mani a tutto il mondo e quando avete finito il lavoro passate ai piedi

British bastards leave us be

Anonimo ha detto...

Si dovrebbe imparare dagli inglesi

Anonimo ha detto...

sono perfettamente d'accordo con te Alessandro. Le regole ci sono e vanno rispettate. Questo non é un episodio di razzismo ma di scarsa organizzazione. Il Regno Unito é un paese civile, ci sono stata diverse volte e di razzismo proprio non si può parlare.

Anonimo ha detto...

Messaggio per "arrestateci tutti ha detto":
pensa e usa il cervello(sempre che tu ce l'abbia)prima di scrivere.Stronzate del genere fanno scappar da ridere.